Piattaforma per i pagamenti rateizzati anche in ambito turistico e alberghiero, Scalapay fotografa lo stato dell’arte attualmente complicato per il comparto dell’ospitalità e, al contempo, racconta attraverso dati concreti come sia possibile invertire tale tendenza. In un momento in cui il settore dell’ospitalità è alle prese con una decrescita del mercato e con l’aumento dei costi operativi, l’adozione di metodi di pagamento innovativi si dimostra una strategia utile. “I dati del primo semestre 2023, confermati dalla società di analisi e consulenza Datappeal per quando riguarda il mondo Ota e dall’outlook globale travel di Cbre, indicano un calo del 7% dei volumi totali occupati in ambito alberghiero, rispetto allo stesso periodo del 2022 – spiega Matteo Ciccalé, travel partnership director di Scalapay -. Nello stesso arco di tempo Scalapay ha riscontrato una crescita del 350% di clienti nel solo segmento hospitality (tra hotel di catena, strutture a 4 e 5 stelle e resort) e incrementi fino al 50% nella penetrazione tra i metodi di pagamento preferiti dal turista”.
Numeri che spiegano come in contesti saturi e competitivi quale è lo scenario attuale del travel, gli oltre 2,5 milioni di utenti che già utilizzano Scalapay, possono essere un ‘serbatoio’ di consumatori responsabili e attivi che viene messo a disposizione delle aziende grazie alle attività di co-marketing, affiliation e scontistica incrociata. “L’analisi dei dati del segmento alberghiero – aggiunge il manager -, inclusi gruppi e singole strutture partner di Scalapay, indica che la percentuale media di conversione realizzata attraverso la fintech è del 20%, rispetto al 10% ottenuto con altri metodi di pagamento. Per i brand, essere inseriti nel circuito della piattaforma, rappresenta una nuova opportunità di business che ovviamente si abbina anche al vantaggio di offrire la possibilità del pagamento rateizzato del soggiorno. Infatti, grazie agli atout della strategia marketing di Scalapay, la piattaforma viene utilizzata anche come un contenitore di offerte dedicate, permettendo ai partner del travel di ottenere visibilità presso una community già intenzionata a fare acquisti”.
Tra le case study che esemplificano il processo virtuoso generato da Scalapay c’è quella che riguarda l’Arbatax Park Resort & Spa in Sardegna. Come racconta Marco Pruneddu, ecommerce manager della struttura: “Abbiamo visto un balzo del 9,8% nel tasso di conversione grazie alle campagne con la fintech. Non solo: nelle campagne di remarketing, l’aumento è stato del 6,7%. Questi numeri ci dicono una cosa molto semplice: il cliente vuole flessibilità nelle soluzioni”. Alla struttura di lusso sarda si aggiungono altri nomi dell’ospitalità italiana che hanno iniziato a collaborare efficacemente con Scalapay: tra gli altri BluHotels, Color Holiday, Baia Holiday, Human Company, Lindbergh Hotels, Marcegaglia, Mangia’s e Best Western. Negli ultimi due anni infatti la piattaforma per i pagamenti agevolati è entrata nel segmento turistico prima come forma di supporto per albergatori e operatori, diventando poi un riferimento per il mercato con una crescita a doppio zero anno su anno.