Tanti i dati snocciolati durante il Forum Internazionale del Turismo che si è svolto settimana scorsa a Baveno, sul Lago Maggiore. Le percentuali del semestre sono in crescita rispetto al 2022 ma ancora dietro al 2019, anche se, l’aspettativa a fine anno è di superamento del pre-pandemia, grazie soprattutto ai volumi maggiori dell’alta stagione (luglio-settembre).
Nei sei mesi le presenze negli alberghi italiani sono salite del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2022 (dati Istat provvisori) e il comparto aereo ha visto l’incremento del 30% dei passeggeri (fonte Assaeroporti). Negli aeroporti italiani, gli arrivi domestici e internazionali nei primi nove mesi del 2023 si sono attestati a 151,3 milioni, totalizzando così un +1,6% sul dato del 2019.
La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia nel mese di agosto, assestandosi a quota 7,3 miliardi di euro, è cresciuta del 9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Rispetto al periodo pre-pandemico, si è osservato un incremento del 15% della spesa media giornaliera dei turisti internazionali, passata da 115 a 131 euro. Nel 2023 si stima che la spesa del comparto turistico ammonterà a 155,2 miliardi, con poco meno di 1/3 della spesa turistica derivante dal comparto internazionale.
Nel primo trimestre del 2023 sono state assunte circa 90mila persone nel settore.
Infine, nel 2027 Demoskopika prevede di superare la soglia dei 141 milioni di arrivi in Italia (+7,5% vs 2019) e dei 480 milioni di presenze (+10,7% vs 2019).