Arrivano le prime conseguenze della ‘coda lunga’ del Covid nel settore ricettivo. In Italia, nel solo primo trimestre 2023, sono 321 gli alberghi messi all’asta. Lo riporta 21 Grammi di Turismo, che cita l’analisi del Centro Studi AstaSy Analytics di Npls ReSolutions su L’Economia, il cui AD Massimiliano Morana ha affermato che sarebbe opportuno, per riportare più velocemente gli alberghi all’operatività, optare per la vendita diretta invece di quella giudiziaria.
Stilando un ranking delle regioni che hanno un maggior numero di alberghi all’asta, la Toscana è in pole position con 43 strutture in svendita, seguita da Emilia Romagna (35) e Sicilia (30).
La media delle aste raggiunge un valore di 1,2 milioni di euro. In Toscana, nel Senese, si è realizzata per ora la vendita più sostanziosa: 3 milioni e 380 mila euro (offerta minima per un prezzo base di partenza pari a 4,5 milioni) per una struttura che comprende anche una villa storica in stile liberty e un grande parco.
L’albergo con valore più alto, si legge sempre su L’Economia, è l’Hotel Nh Venezia Laguna Palace, struttura a 4 stelle che si trova a Mestre (Ve), composta da più edifici. La messa all’asta è la conseguenza del fallimento della società proprietaria dell’immobile Venezia Futura, dichiarata fallita nel maggio del 2021 dal Tribunale di Padova.
Il secondo hotel per prezzo base d’asta è un albergo romano: l’Hotel Mondial, 4 stelle, che è stato acquistato dal gruppo Omnia Hotels, che con un finanziamento di oltre 27 milioni di euro ha intenzione di ristrutturare l’hotel entro il 2024.
Seguono per valore d’asta, l’Hotel Nyala a Sanremo, in provincia di Imperia, il Grand Hotel Terme della Fratta a Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, e diversi altri.