Sono undici le misure cautelari personali che sono state eseguite questa mattina, 15 gennaio 2024, da Polizia e Finanza nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli: tra gli arrestati c’è anche l’ex presidente di Enit e attuale vicepresidente di Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci, per il quale è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento per il manager molto noto nel mondo del turismo e dell’hotellerie italiano è stato emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura, per una vicenda legata agli appalti, tra il 2021 e il 2022, per la riqualificazione del Rione Terra, storico nucleo abitativo di Pozzuoli, comune in provincia di Napoli. In particolare, l’inchiesta ruota intorno alla realizzazione e gestione nel sito di un importante complesso turistico alberghiero.
Identico provvedimento per l’imprenditore Salvatore Musella, l’ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, e per Nicola Oddati, all’epoca dei fatti componente della direzione nazionale del Pd e ora dirigente della Regione Campania. Tra i cinque altri indagati per i quali è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, c’è anche Giovanni Bastianelli, manager che all’epoca dei fatti oggetto dell’indagine era direttore esecutivo dell’Enit. I magistrati hanno contestato, a vario titolo, i reati di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti.
Giorgio Palmucci è stato coinvolto nell’inchiesta in quanto componente della commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione relativa appunto alla riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli. Secondo l’accusa Musella, che puntava a vincerlo, avrebbe versato periodicamente somme di denaro a Oddati, gli avrebbe messo a disposizione tre vetture per l’uso personale; regalato abiti su misura e soggiorni in hotel, anche per la sua compagna, oltre a ristrutturazioni edili. Sempre secondo gli inquirenti Musella sarebbe poi stato aiutato dai suoi stretti collaboratori, da un dipendente del Comune di Pozzuoli oltre che da Giorgio Palmucci e da Giovanni Bastianelli.