Costruito nel 1930 dall’architetto Mario Loreti, seguendo il desiderio dell’allora presidente Douglas Alexander di ospitare la sede italiana delle famose macchine da cucire, Palazzo Singer rinasce quasi un secolo dopo come albergo di lusso. In realtà la trasformazione dell’edificio in albergo era già avvenuta nel 2018, su indicazione della famiglia Visocchi, che possiede ancora oggi proprietà e gestione diretta. Da questa tradizione riparte allora oggi come boutique hotel il Singer Palace: strategicamente posizionato nel cuore della Capitale, tra via del Corso e via Alessandro Specchi, propone 30 camere e due magnifiche terrazze direttamente affacciate sui tetti di Roma.
Punto di forza dell’albergo sono proprio questi due spazi panoramici che ospitano i servizi di food and beverage. Sul rooftop c’è quindi il Jim’s Bar, guidato dalla manager Federica Geirola che propone un’offerta di mixology urban, mentre sull’altro spazio esterno si trova il Ristorante Le Terrazze; la cucina è quella dello chef Alessandro Fiacco che propone i piatti della tradizione romana con un tocco contemporaneo. Grazie a un gioco di indoor e outdoor, con tavoli e lounge sia interne che esterne, entrambe le venue offrono un punto di vista mozzafiato sulla città: dalla Colonna Antonina a Montecitorio, dal Vittoriano alla Chiesa di San Marcello, al palazzo del Quirinale.
Internamente invece l’albergo si caratterizza per un mix di architettura Art Decò e dettagli contemporanei, partendo dall’iconica scala ‘sospesa’ costituita da gradini e rampe autoportanti, realizzati in marmo arabescato Corchia, la cui balaustra è però fatta in avveniristico croma luminio, con fregi in noce e moderna galatite, una plastica derivata dal latte, precursore delle odierne plastiche di sintesi. Unica anche la lobby realizzata in pannelli di noce scuro impreziositi da inserti in marmo e da una scultura metallica tridimensionale di impronta futurista ispirata ad Amerigo Tot, artista che negli anni Cinquanta ebbe il suo atelier a pochi passi dal Singer.
Completano il nuovo Singer Palace Hotel Rome le camere arredate grazie all’interior designer Elisa Ferrari e nelle quali si trovano eleganti elementi d’arredo e una grande cura dei dettagli: divani in velluto dai toni gioiello, morbide sedute, carta da parati in seta e quadri e opere delle artiste Francesca Maffucci e Maria Angeles Vila Tortosa. Non mancano due suite – la Terrace e la Singer -, ma il boutique hotel romano ha pensato anche alle famiglie: a loro sono state dedicate Family rooms e Family suite comunicanti nelle quali a disposizione dei più piccoli si trovano amenities su misura, libri e giochi da camera.