L’Italia da quest’anno ha uno dei passaporti più ‘forti’ del mondo, ovvero con possibilità di accesso a un maggior numero di frontiere senza necessità di visto. Con l’ingresso ‘visa free’ in 194 Paesi, fa da capofila insieme a Francia, Germania, Spagna, Singapore e Giappone. Lo scorso anno, invece, il Belpaese si attestava in quarta posizione, con l’accesso a 189 Paesi.
Lo dichiara il report pubblicato da Henley Passport Index, che confronta l’accesso senza visto di 199 diversi passaporti verso 227 destinazioni di viaggio.
Questa maggiore facilità nella programmazione del viaggio, dovrebbe portare come diretta conseguenza un maggior numero di prenotazioni, soprattutto quelle decise last minute. Il fenomeno rimane chiaramente condizionato dalla situazione economica e dalle criticità della sfera geopolitica e dei conflitti in corso.
Tornando alla classifica, l’Europa si affianca a Singapore e Giappone che negli ultimi cinque anni potevano vantare documenti di accesso in tutto il mondo. Migliorano la loro posizione anche Corea del Sud, Svezia e Finlandia che vanno a conquistare il secondo posto, seguiti da Austria, Danimarca, Irlanda e Paesi Bassi con libero accesso a 192 località. Il Regno Unito è ora al quarto posto, mentre gli Stati Uniti hanno mantenuto il settimo posto (188 destinazioni). Un decennio fa, i due Paesi condividevano il primo posto.
Continuando l’analisi della classifica gli Emirati Arabi Uniti sono stati il Paese che ha scalato più velocemente la classifica negli ultimi dieci anni, balzando all’undicesimo posto e offrendo l’accesso a 183 destinazioni senza visto. La Cina sale di due posizioni quest’anno al 62° posto con accesso senza visto a 85 destinazioni: quasi il doppio rispetto a dieci anni fa.
“Il numero medio di destinazioni a cui i viaggiatori possono accedere senza visto è quasi raddoppiato – ha dichiarato Christian Kaelin, presidente della società di consulenza sull’immigrazione Henley & Partners – passando da 58 nel 2006 a 111 nel 2024″. Tuttavia, “il divario tra le due estremità della lista è più ampio che mai”. Basti pensare che gli ultimi cinque posti della classifica sono occupati da Siria (accesso a 29 Paesi), Iraq (31), Pakistan (34) e Yemen (35).
L’Henley Passport Index viene redatto confrontando i dati forniti dall’Autorità Internazionale per il Trasporto Aereo (Iata), utilizzando la seguente metodologia: se non è richiesto alcun visto, per quel passaporto viene creato un punteggio con valore uguale a uno. Lo stesso vale se è possibile ottenere un visto all’arrivo, un permesso di visita o un’autorità di viaggio elettronica quando si entra nella destinazione. In caso venisse richiesto un visto elettronico (e-Visa) approvato dal governo prima della partenza, viene assegnato un punteggio con valore uguale 0.