A conti fatti Accor ha superato le sue più rosee aspettative. Il gruppo francese alberghiero, quotato in Borsa su Euronext Paris e Otc Market, a luglio scorso aveva fissato diversi obiettivi quali un ebitda per il 2023 compreso tra 920 e 960 milioni di euro: a bilancio depositato Accor ha superato il miliardo di euro, per la prima volta nella sua storia, registrando una crescita del 49 per cento.
Performance positive anche per l’utile netto, che ha raggiunto i 633 milioni di euro, a +57% sul 2022, e per i ricavi, incrementati del 20%, a 5,05 miliardi di euro. Il RevPar – per cui si prevedeva una crescita tra il 15% e il 20% – ha toccato +23 per cento.
“Nell’ultimo anno il gruppo ha registrato una crescita in tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche, a dimostrazione della sua organizzazione basata sulle due divisioni premium, midscale ed economy da un lato, e luxury e lifestyle dall’altro”, ha commentato Sebastien Bazin, amministratore delegato del gruppo. Nel dettaglio, il primo segmento ha registrato una crescita del 13% a 2,96 miliardi di euro, mentre il secondo è aumentato del 32% a 2,17 miliardi di euro.
In generale, Bazin è rimasto sorpreso dal volume di ripresa dei viaggi d’affari, secondo quanto riportato da Reuters. “Mi sbagliavo tre anni fa quando dicevo che probabilmente avremmo perso il 25% dei viaggi aziendali per sempre a causa della capacità di lavorare da remoto”, ha dichiarato Bazin agli analisti. “Siamo già al 90% del livello del 2019”.
Nel 2023 il colosso alberghiero che conta in portfolio, tra gli altri, i brand Pullman, Novotel, Sofitel e Ibis ha aperto 291 hotel – su 5.584 totali – e a fine anno il gruppo disponeva di una pipeline di 225mila camere (1.315 hotel).
Riguardo alle prospettive per l’anno in corso “sebbene lo scenario geopolitico rimanga complesso, il 2024 si preannuncia ricco di grandi eventi internazionali (come le Olimpiadi di Parigi e il torneo di calcio Euro 2024, ndr) che dovrebbero continuare ad alimentare la crescita”.
Dal giorno di pubblicazione del bilancio – il 22 febbraio scorso – le azioni della Borsa parigina sono incrementate fino ad un massimo dell’8%, mantenendo una media del 40,83 ad azione.