Pandemia dimenticata e crescita costante per il tour operator italiano Veratour che chiude il 2023 con un fatturato di 234 milioni di euro. Un dato non solo in netta crescita, +28%, rispetto al 2022 ma che finalmente arriva quasi a colmare il gap con il 2019, arrivando a circa il 94% del valore di quel turnover che si era infatti attestato a 252 milioni di euro. “Da quell’anno – ha spiegato a Pambianco Hotellerie il co-CEO di Veratour Stefano Pompili – il mondo è cambiato e non solo nei numeri. Dal marzo 2022 quando il mondo ‘ha riaperto’ ai viaggi abbiamo visto un continuo ‘rimbalzo’ positivo nei volumi delle prenotazioni ma soprattutto nella voglia di partire delle persone. Un impatto che è stato ottimo anche per noi, non solo nel dato del fatturato. Nel 2023 infatti abbiamo anche raggiunto 18,5 milioni di euro di ebitda, raddoppiando il dato 2022”.
A fronte di questi numeri e delle prospettive di mercato Veratour non rallenta, puntando a consolidare sempre di più la crescita organica, ottenuta in un periodo storico non facile per l’economia italiana e per gli equilibri internazionali. “Il piano che abbiamo predisposto – aggiunge il co-CEO – vede una crescita costante del fatturato a un ritmo anno su anno dell’8-10%. Ci aspettiamo di raggiungere 255 milioni in questo 2024, 275 milioni nel 2025 e 300 milioni nel 2026. Anche per questo i nostri investimenti sul prodotto non si sono mai fermati e non rallentano nemmeno per il nuovo catalogo 2024 appena rilasciato. Ne faranno infatti parte 46 villaggi Veraclub tra i quali ci saranno ben 7 new entry: 1 a Capo Verde, 2 ai Caraibi, 1 in Grecia, 1 in Spagna e 2 in Egitto dove viene ripresa anche l’attività delle crociere sul Nilo”.
In quest’ottica, proprio la diversificazione dell’offerta rappresenta un asset fondamentale per l’operatore italiano, come dimostrano i primi dati 2024. Le prenotazioni per Pasqua sono in linea con l’anno scorso, ma con una geografia molto diversa: le tensioni in Medio Oriente stanno influendo, anche se in modo meno accentuato rispetto agli ultimi tre mesi del 2023, in particolare sulle vendite dell’Egitto che segna un -30% rispetto a un anno fa. Molti di questi clienti Veratour però si sono spostati semplicemente verso altre destinazioni come Capo Verde e Canarie o Caraibi (tutte mete al +30% nel 2024). “La nostra forza – aggiunge Pompili – però non è solo quella di saper seguire gli andamenti del mercato in anticipo ma anche quella di lavorare bene sul cliente. Basti pensare che nel 2023 abbiamo avuto un dato di 42% di ospiti repeaters sul totale delle prenotazioni, valore che negli ultimi anni è stato in media sempre intorno al 40%”.
Da questo punto di vista per Veratour infine il 2023 è stato anche l’anno migliore di sempre quanto a riempimento delle strutture. Fattore che è stato fondamentale per non far salire troppo i prezzi nonostante la grande pressione inflattiva. “Una grande spinta – conclude il manager – è venuta anche dalla grande quota di prenotazioni 2023 realizzare in advance booking che è arrivato al 70%. In quest’ottica il nostro sempre forte rapporto con la distribuzione, lavoriamo con circa 1.500 agenzie di viaggio in tutta Italia, è fondamentale: il loro canale di vendita ha realizzato lo scorso anno infatti il 96% del fatturato. Per il futuro vogliamo crescere anche sulla vendita di prodotto tailor made e stiamo investendo per salire nel segmento lusso dove però sappiamo che c’è grande concorrenza”.