Sempre più viaggiatori ‘di lusso’ scelgono l’Italia come meta per le loro vacanze. Ma come prenotano? Quali servizi ‘extra’ richiedono? Da dove provengono?
Pambianco ha cercato di unire tutti i puntini per individuare le principali caratteristiche dei turisti altospendenti.
L’Italia è una destinazione appetibile per i viaggiatori ‘ad alto potere di acquisto’. I turisti wealthy infatti associano la Penisola a una cornice di esclusività, all’atmosfera brillante e sontuosa della ‘dolce vita’. Nel 2022 le presenze negli alberghi upper upscale e luxury italiani sono state di oltre 11,3 milioni, in aumento del 63% rispetto al 2021, ma senza raggiungere ancora il 2019 (-2,9%), per via di assenze internazionali quali il turismo cinese e russo. Nelle ultime stagioni, però, gli arrivi degli altospendenti si sono rivelate in vertiginosa crescita. Di contro, l’offerta ricettiva nel segmento upscale e lusso in Italia è ancora limitata. Secondo i dati Enit, le strutture quattro stelle, cinque stelle e cinque stelle lusso rappresentano ‘solo’ il 22% del totale degli esercizi alberghieri. I numeri tuttavia sono destinati ad aumentare. Nel 2024 – riporta la società di ricerche Thrends – la quota di luxury hotels salirà dagli attuali 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025. E il valore economico di questa tipologia di turismo è praticamente il doppio del valore totale: il luxury tourism, spiega ancora Enit, assorbe oggi il 3% del Pil nazionale, sul 6% che rappresenta il turismo totale. In questo quadro generale, Pambianco Hotellerie ha tracciato l’identikit del turista ‘da mille euro a notte’ per comprenderne esigenze, abitudini e il budget di spesa.
DA DOVE PROVIENE
Prendendo il considerazione il Paese di provenienza del turista ‘high spender’, gli Stati Uniti sono in pole position. Si affiancano il Medio Oriente e il mercato brasiliano “da cui abbiamo notato ultimamente un incremento dell’affluenza”, ha dichiarato il team del Bulgari Hotel di Roma. Lo stesso fenomeno è stato osservato da Lorenzo Maraviglia, general manager del San Domenico Palace, Taormina, a Four Seasons Hotel, secondo cui “si sta sviluppando un livello di benessere tale in Brasile da permettere viaggi di lusso verso l’Italia e devo dire che questi turisti sono molto interessati alla nostra cultura e già educati in termini di conoscenza del cibo e del vino”. Inoltre, “notiamo anche una forte affluenza dal Regno Unito, dall’Australia e dall’Asia, dopo due anni di chiusura dei confini”. L’Europa, e i turisti italiani, rimangono marginali. A mancare all’appello sono i russi, che “in passato rientravano tra i principali clienti”, ha commentato Ezio Indiani, direttore generale de Il Principe di Savoia di Milano. “Oggi, a causa della guerra (Russia-Ucraina, ndr) i grandi oligarchi non arrivano più, se non in netta minoranza”.
COME E QUANDO PRENOTA
Per prenotare il soggiorno questi viaggiatori scelgono differenti canali, dalle online travel agencies (Ota), ai siti dell’albergo, alle agenzie fisiche di lusso, fino ai contatti diretti con il team della struttura ricettiva. Per Il Principe di Savoia “il primo strumento di booking è il sito ufficiale di Dorchester Collection (a cui appartiene l’hotel di Milano, ndr), che i turisti utilizzano per prenotare direttamente, mentre altri clienti si affidano alle Ota, come Expedia, scelta soprattutto dagli americani, e Booking”. Per prenotare il Bulgari Hotel di Roma i turisti si appoggiano maggiormente alle luxury travel agencies fisiche, così come i clienti che soggiornano al Four Seasons di Taormina. “Questi tipi di agenzie – ribadisce Maraviglia – assistono completamente i viaggiatori altospendenti e ci forniscono un business ‘regolare’. A coloro che prenotano in questo modo offriamo diversi vantaggi come un update garantito o un early check-in”. In generale, tutti gli ospiti ‘fidelizzati’ prediligono il contatto diretto tramite mail o telefono. Prendendo in considerazione, invece, le tempistiche di prenotazione, secondo il team del Bulgari Hotel di Roma, queste dipendono da molteplici fattori quali provenienza e stagionalità, “ma sicuramente rispetto al pre-Covid il trend è quello di prenotare più sotto data”. Condivide lo stesso pensiero anche Ezio Indiani. “Alcuni clienti regolari attendono fino a qualche giorno prima dell’arrivo per prenotare una camera per tre mesi. Sicuramente i tempi rispetto a qualche anno fa sono cambiati: non capita più che si prenoti tre mesi prima dell’arrivo, ad eccezione, dei soggiorni richiesti nel periodo dei grandi eventi come la Fashion Week o il Salone del Mobile, dove addirittura alcune prenotazioni vengono fatte da un anno all’altro”. La situazione cambia al San Domenico Palace di Taormina considerando le diverse nazionalità. “Gli americani ci contattano con almeno tre mesi di anticipo, mentre i russi virano più sul last minute. Gli europei circa un mese prima”. Ma non si tratta tanto di una questione economica, quanto piuttosto della pianificazione di un viaggio. “Gli americani che viaggiano in Europa organizzano in anticipo la propria vacanza e necessitano di tempistiche più lunghe”.
QUALI SERVIZI?
Una volta arrivati nella struttura, i turisti di lusso possono richiedere servizi ‘extra’ ed essere disposti a pagare una cifra maggiore per ottenerli. “Organizziamo qualsiasi tipo di escursione in Sicilia e riceviamo mail con numerose richieste dai nostri ospiti”, dichiara Maraviglia. “Abbiamo un team di otto concierge – precedentemente erano quattro e abbiamo dovuto incrementarne il numero in seguito alle numerose richieste – che si dedica appositamente a questo: dall’organizzazione di esperienze enoturistiche, a giri in elicottero, visite sull’Etna, fino alla presenza di un astronomo per osservare le stelle”. E se l’ospite desidera qualcos’altro, come “rivoluzionare l’interior design di una camera – che accade raramente, ma può succedere – cerchiamo di accontentare anche questa esigenza”. A Milano, al ‘Principe’ le richieste variano in base ai giorni della settimana. “Da venerdì a domenica ne abbiamo molte, soprattutto per visitare musei, atelier o mangiare in ristoranti di un certo livello, mentre in settimana la maggior parte della clientela è di tipo business quindi ha i propri appuntamenti”. Ma per soddisfare tutti questi servizi, quando bisogna prenotare? “In generale con 24 ore di anticipo riusciamo a soddisfare quasi ogni esigenza – continua Indiani -, ma, nella maggior parte dei casi, le prenotazioni vengono fatte molto tempo prima, eccezion fatta per i servizi interni all’hotel, come Spa e massaggi”. Tra le varie esperienze extra offerte dal Bulgari Hotel di Roma, e che spesso gli ospiti richiedono, ci sono visite di palazzi privati, solitamente non aperti al pubblico, e tour in esclusiva di musei e gallerie (Musei Vaticani e Galleria Borghese sono due esempi). “Per questo tipo di servizi gli ospiti sono sicuramente disposti a prevedere un budget extra, specialmente gli stranieri”.
DIETRO LE QUINTE
Per accogliere l’ospite nel miglior modo possibile, spesso gli hotel conducono ricerche ad hoc in anticipo. Se un cliente prenota per la prima volta e “non abbiamo informazioni su di lui – afferma il direttore de Il Principe di Savoia – facciamo una ricerca tramite, ad esempio, canali social o articoli di giornale, per poter offrire un benvenuto in maniera appropriata e registrare determinate esigenze”. Abbiamo un team ad hoc che si occupa solo di questo da due anni”. Il Bulgari hotel di Roma si appoggia a molte agenzie con cui collabora, che forniscono “informazioni di base e preferenze degli ospiti che stiamo per accogliere”. San Domenico Palace, invece, non conduce troppe ricerche, “a meno che l’agenzia tramite cui l’ospite ha fatto la prenotazione ci indichi particolari esigenze”.
cresce lA SPESA
Rispetto al periodo pre-pandemico i turisti di lusso spendono di più. Ed “è un fenomeno che avviene nella maggioranza degli hotel”, conclude Indiani. “Per la camera, i servizi e la ristorazione in generale la spesa media è aumentata: l’ospite è disposto a pagare di più, ma richiede anche una qualità maggiore”. Costi che anni fa erano inaccettabili, oggi “sono diventati ‘normali’, è aumentata la ricchezza o semplicemente il modo di spendere”, aggiunge Maraviglia.