Il 2024 di Gattinoni Group parte come una ‘startup’, così la definisce il presidente e AD Franco Gattinoni nel corso di una presentazione stampa, perché si tratta del primo anno in cui l’azienda è pienamente ristrutturata in tre anime ben distinte e con un’organizzazione molto managerializzata ed ‘orizzontale’. Una startup da 687 milioni di fatturato, tale è la dimensione del gruppo nel 2023, sarebbe quindi meglio parlare di un big della distribuzione organizzata italiana che, proprio per le sue dimensioni, necessita di un riavvio strutturato e soprattutto semplificato per agevolarne la crescita.
Nel dettaglio, Gattinoni ha presentato l’organigramma del ‘nuovo’ gruppo evidenziando che “si tratterà di una realtà di squadra e non di un uomo solo al comando”: le tre aree di business sono Gattinoni Travel che è stata affidata all’AD Mario Vercesi, Gattinoni Business Travel che sarà guidata dall’AD Piergiulio Donzelli, e Gattinoni Events che verrà gestita dalla managing director Elisa Presutti.
Arrivando ai numeri, il bilancio 2023 del gruppo ha superato il budget previsto che era di 636 milioni di euro, mettendo a segno 686,9 milioni, con una crescita del 40% sul 2022. Prima per ricavi si è posizionata la Gattinoni Travel con 295 milioni, seguita dalla divisione Business Travel con 254 milioni e Events con 61 milioni. Il giro d’affari si completa con le controllate partecipate che registrano 76,9 milioni. “Se consideriamo anche i contratti commerciali del network – ha aggiunto il presidente – totalizziamo 1,6 miliardi. Il 2023 è stato un anno importante perché ci ha visto traghettare 12 mesi completi dopo l’acquisizione di Robintur Travel Group. Abbiamo ottimizzato le risorse senza fare neanche un licenziamento, e questo per me è molto importante. Siamo una realtà di 794 dipendenti e oltre 60 collaboratori”.
L’ebitda nel 2023 è cresciuto del 40% a 14,3 milioni di euro, una percentuale sul fatturato che sfiora il 3%, ma Gattinoni prevede che avrà un deciso boost nei prossimi tre anni grazie all’aumento stimato dei ricavi e alla riorganizzazione che permetterà di raggiungere livelli di marginalità vicino ad altri settori del travel. “Il tema della redditività – ha aggiunto – riguarda in generale il nostro mercato ed è anche legato al fatto che il nostro settore è stato bistrattato nel corso degli anni ed è stato poco preso in considerazione anche dal mondo finanziario”.
L’outlook sul 2024 vede un aumento di oltre il 12% con un fatturato gruppo a 774,3 milioni, che diventa 1,8 miliardi comprendendo i contratti del network. Andando nello specifico delle business unit, la stima dell’area leisure per quest’anno è di 332 milioni, il business travel si prevede che metterà a segno 286 milioni e gli eventi/Mice 65 milioni.
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