Venezia nel cuore. Nel giro di un anno Planetaria Hotels ha realizzato il sogno della famiglia a capo del gruppo, cioè quello di poter ‘accogliere’ nella città lagunare. Infatti la società capitanata dall’AD Sofia Gioia Vedani, dopo avere rilevato l’anno scorso la concessione demaniale dello storico Palazzo Molin Erizzo sul Canal Grande, ha fatto il bis nella Serenissima: ha acquistato il Ca’ Pisani Deco Design Hotel, un boutique hotel quattro stelle situato nel sestiere di Dorsoduro a pochi passi dalle Gallerie dell’Accademia. Valore del deal, comprensivo di qualche elemento di ‘personalizzazione’, non di restyling perché l’hotel non ha bisogno di interventi, è di 20 milioni di euro.
“Venezia è il sogno romantico di ogni viaggiatore – racconta Vedani – ed è una meta raggiungibile, affordable. La nostra famiglia, da parecchio tempo, valutava ogni anno opportunità d’investimento nella Laguna e non aveva mai trovato l’occasione giusta, quando l’anno scorso ha saputo che la storica famiglia Serandrei, già proprietaria dell’Hotel Saturnia & International, di fronte al Bauer, voleva cedere il Ca’ Pisani. Per noi è stato il ‘momento perfetto’. Ca’ Pisani Deco Design Hotel era stato acquistato nel 2002 dalla famiglia Serandrei ed era noto per essere il primo albergo di design a Venezia”.
Si tratta infatti di un luogo in cui emerge l’amore per il bello, il legame profondo con l’arte e il design, che sono caratteristiche fondanti del gruppo alberghiero milanese. “Fatto sta che a marzo di quest’anno siamo diventati proprietari della struttura – specifica l’AD di Planetaria Hotels – anche se l’acquisizione è stata finalizzata a maggio, trattandosi di un immobile tutelato dalla Soprintendenza. La nostra idea è quella di valorizzare il patrimonio storico e culturale di questo palazzo, mantenendo i fornitori locali e promuovendo il tessuto sociale”.
Tutto, all’interno di Ca’ Pisani, parla di arte: l’hotel è all’interno di un palazzo veneziano del tardo Trecento, ospita arredi originali degli anni Trenta e Quaranta, con una collezione di rari oggetti e vasi d’epoca, nonché interni rivisitati in chiave modernista e art déco, “dando così vita ad un unicum nell’ospitalità lagunare” chiosa Vedani. L’hotel sarà guidato dal direttore Filippo Lunardi, che collaborerà con gallerie d’arte e realtà artigianali locali, sviluppando sinergie utili a promuovere nuovi approcci sostenibili.
La struttura dispone di 29 camere, di cui quattro junior suite, curate nei dettagli per offrire una experience di charme: i toni caldi del beige, dell’ocra e del marrone si abbinano ai letti in radica e ai tendaggi della pregiata tessitura veneziana Bevilacqua, nonché agli elementi di design da collezione.
“Questo hotel di grande pregio architettonico – continua Vedani – è una ‘testa di ponte’ per la nostra presenza a Venezia, perché nei prossimi anni apriremo un 5 stelle sul Canal Grande”. La ‘numero uno’ del gruppo alberghiero spiega infatti che la concessione di Palazzo Molin Erizzo, acquistata per 25 anni da Altana, società che fa capo a Planetaria Hotels, è l’ultima concessione che il Demanio ha offerto per costruire un hotel in una città così fragile come Venezia. “È un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato – conclude l’AD – e di valorizzazione del territorio con una riqualificazione dei servizi, perché nella Serenissima c’è tuttora la necessità di efficientare e migliorare i servizi, valore aggiunto che noi porteremo”.
Intanto, il gruppo alberghiero che conta 12 hotel in Italia ha archiviato il 2023 con un fatturato di 52 milioni di euro e un ebitda di 18,7 milioni, quindi con un’incidenza sui ricavi del 35%, e si appresta a chiudere il 2024 con un turnover a oltre 55 milioni. “L’idea è quella di crescere ancora in Italia con altre acquisizioni – anticipa Vedani – ma non abbiamo fretta, gestiamo lo sviluppo in autonomia con le nostre risorse e i nostri tempi, dato che non abbiamo alle spalle fondi o società finanziarie a cui render conto. Tra le varie location, pensiamo alla Puglia o a un’isola dove aprire un resort”.