Del progetto di una banca dati nazionale aveva già parlato lo scorso giugno Massimo Garavaglia, per creare una mappatura totale di tutte le strutture ricettive della Penisola in base al decreto legge 34 del 30 aprile 2019. Pochi giorni fa, il ministro del Turismo ha firmato il decreto ministeriale che disciplina la nascita di una piattaforma dove locatori di affitti brevi, albergatori e bed & breakfast saranno inseriti in una banca dati della ricettività, al fine di contrastare l’evasione nel settore turistico.
Le informazioni raccolte nella banca dati riguardano la tipologia di alloggio, l’ubicazione, la capacità ricettiva, gli estremi dei titoli richiesti ai fini dello svolgimento dell’attività, il soggetto che la esercita e il codice identificativo (o codice alfanumerico).
Questo codice alfanumerico è la chiave di volta, perché andrà a sostituire la selva dei diversi codici ora presenti a livello regionale. Infatti, dovrà essere utilizzato per ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza. I soggetti interessati sono i locatori di immobili con contratti di durata inferiore a 30 giorni, i titolari di strutture ricettive, i soggetti che esercitano intermediazione immobiliare e i portali telematici, pena la sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro.
Di conseguenza, gli annunci di affitto breve pubblicati online dovranno avere il codice identificativo ed essere iscritti alla banca dati. In caso di reiterazione della violazione la multa verrà maggiorata del doppio, da 1.000 euro a 10mila euro.
Il decreto attuativo ha già ottenuto parere favorevole del Garante per la privacy e, secondo quanto si legge su Il Sole 24 Ore, nei prossimi mesi dovrà essere indetta una procedura pubblica per affidare la realizzazione della piattaforma. È previsto, inoltre, che un protocollo d’intesa tra Stato, Regioni e Province autonome provveda a specificare in modo omogeneo a livello nazionale criteri idonei e parametri tecnici per definire le macro-tipologie della ricettività extra-alberghiera.
Così Nicola Scolamacchia, vice presidente vicario di Assohotel, commenta il via libera del ministero del Turismo al decreto applicativo che disciplina la banca dati: “Adesso ci auguriamo che il ministero non si fermi qui e adotti tutta una serie di provvedimenti più volte annunciati ma ancora fermi. Dal decreto attuativo del Tax Credit riqualificazione, che libererebbe importanti risorse per chi vuole investire nel nostro settore, all’estensione anche agli alberghi del bonus riqualificazione energetica, e al prolungamento al 2022 del Bonus facciate. E sono tanti gli interventi previsti per i privati e per altri settori economici, come ad esempio il Bonus Tv, che sarebbe necessario estendere anche al comparto alberghiero”.