L’ospitalità di lusso a Roma è in ripresa. Una conferma viene dal nuovo general manager di Hotel de Russie, Giampaolo Ottazzi, che ha preso la guida del 5 stelle romano (che fa parte della galassia Rocco Forte Hotels) da luglio di quest’anno, dopo 13 anni alla direzione di Belmond Hotel Cipriani a Venezia. “A Roma sono tornati i turisti, anche stranieri, da metà giugno – afferma il manager – e nel mese di ottobre 2021 il fatturato è stato addirittura maggiore di quello dell’ottobre 2019. La buona performance è continuata anche nel mese di novembre”.
Considerazioni che portano Ottazzi a stimare per l’anno finanziario che va dall’1 maggio 2021 al 30 aprile 2022 un fatturato superiore rispetto a quanto previsto in budget, che era di 26 milioni di euro. Hotel de Russie invece chiuderà l’anno fiscale, secondo le stime, a 30 milioni di euro, dopo un 2020 archiviato con 7,3 milioni di euro e avvicinandosi quindi al 2019 dove i ricavi si aggiravano sui 40 milioni di euro.
Le performance sono state trainate dal ritorno quest’estate, con una coda lunga fino a ottobre, degli americani, il mercato da sempre più importante per i 5 stelle, e anche dei Paesi mediorientali, come Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Arabia Saudita e Bahrein. Consolidati anche i Paesi europei come Inghilterra, Francia, Germania, e, ovviamente, Italia.
Riguardo alla quarta ondata del Covid e all’imminente crescita dei contagi, Ottazzi si mostra ottimista: “Penso che il trend positivo continuerà e faremo una buona stagione invernale, dato che, grazie ai vaccini, siamo in una situazione decisamente migliore rispetto all’inverno scorso. Chiaramente dipenderà dalle decisioni istituzionali di inserire le regioni nelle diverse fasce di colore. Per ora, le prenotazioni per Natale e Capodanno continuano a arrivare. Attualmente, per il weekend dell’ultimo dell’anno, che comprende anche il cenone, abbiamo già il 50% dell’occupazione, e, se tutto va bene, prevediamo di arrivare al 100%”.
Le performance per le prossime stagioni saranno sostenute anche dalla manutenzione e dal miglioramento della struttura: “Puntiamo molto sulla ristorazione – aggiunge l’AD – e infatti abbiamo ridisegnato il nostro ristorante e miglioreremo le cucine, con l’offerta di diversi menu. Siamo molto gettonati dalla clientela locale che viene per fare un aperitivo al bar, un brunch la domenica o per la cena vicino al giardino storico progettato dall’architetto Giuseppe Valadier. Inoltre, abbiamo migliorato anche le camere e gli arredi, senza aumentare le tariffe malgrado l’incremento dei costi energetici, perché, grazie ai lavori che faremo quest’anno, diminuiranno i costi di manutenzione”.
Hotel de Russie fa parte del gruppo di Sir Rocco Forte, che già conta sette proprietà nella Penisola, e che mira a crescere in Italia. Nel 2023 verrà inaugurato il The Carlton in via Senato a Milano, mentre il gruppo britannico sta guardando altre località e strutture in Italia adatte per l’ospitalità di lusso, ad esempio in Puglia, dove Rocco Forte Hotels ha già Masseria Torre Maizza in provincia di Brindisi, ma la ricerca va anche su Venezia, sul mar Tirreno e sul mar Ligure.
Ottazzi aggiunge che, per il gruppo britannico, il concetto di ‘famiglia’ è molto importante per l’attività: “Noi siamo molto incentrati sulle risorse umane – conclude – e infatti abbiamo integrato ai dipendenti la cassa integrazione. Il risultato è stato che nessuno ha cercato altri lavori e abbiamo così riaperto con tutto il personale. Ciò che conta per un albergo di lusso è la qualità del servizio che viene offerta dal nostro personale, il quale, se soddisfatto, offre genuinamente una prestazione di eccellenza”.