Quando lo scorso 15 ottobre erano state presentate al pubblico e agli addetti ai lavori il nuovo nome e la brand identity di Ita Airways, la compagnia destinata ad essere l’ennesima reincarnazione dell’oramai ingestibile Alitalia, il management del nuovo vettore italiano aveva parlato chiaramente. Sia l’AD Fabio Lazzerini sia il presidente Alfredo Altavilla avevano spiegato che l’impresa di rendere autonoma e profittevole la compagnia passava attraverso un percorso nuovo, del quale avrebbero fatto parte anche logiche strategiche e commerciali al passo coi tempi e slegate dal vecchio ‘mondo’ aviation del quale era invece espressione Alitalia. E lo stesso Altavilla nel corso delle ultime due audizioni alla commissione Trasporti del Governo, aveva già rivelato che ci sarebbe stata a breve un’accelerata per una partnership industriale.
Non è arrivata del tutto inattesa, quindi, la nota con la quale lo scorso lunedì 24 gennaio sera la stessa Ita Airways spiegava di “aver ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Msc e Lufthansa per acquisire la maggioranza di questa compagnia. Sia Msc che Lufthansa hanno espresso il desiderio che il governo italiano mantenga una quota di minoranza all’interno della società. Sarà compito del consiglio di amministrazione di Ita Airways (che si riunirà probabilmente la prossima settimana, ndr) esaminare i dettagli della manifestazione d’interesse”.
Se non sorprende il coinvolgimento nell’operazione della compagnia aerea tedesca Lufthansa, il cui nome era circolato intensamente nei rumors delle ultime settimane riguardanti il futuro della gestione industriale di Ita, a stupire maggiormente è il coinvolgimento di Msc, che nessuno degli addetti ai lavori aveva pronosticato che sarebbe stata attratta alla scalata del vettore. Invece l’interesse del colosso marittimo da 100mila dipendenti – numero uno globale per la divisione cargo e attivo nel mondo del turismo con alcuni brand molto importanti come Msc Crociere e Gnv – ha stupito gli analisti. A tal proposito, sollecitato da Pambianco Hotellerie, l’executive chairman di Msc Crociere Piefrancesco Vago ha preferito non rilasciare dichiarazioni, in attesa di sapere quali comunicazioni saranno fatte dal cda di Ita Airways, la cui riunione è prevista entro il prossimo 31 gennaio. La nota ufficiale rilasciata dal gruppo Msc è comunque stata esplicita, spiegando come “è stato manifestato al Governo italiano un interesse ad acquisire la quota di maggioranza in Ita Airways. Il gruppo Msc si pone l’obiettivo di realizzare una partnership sia con il governo italiano sia con la compagnia aerea Lufthansa, come partner industriale del progetto. Dal canto suo Lufthansa ha già manifestato il suo interesse a prendere parte all’iniziativa. L’interesse di Msc – prosegue la nota – deriva dalla possibilità di attivare sinergie positive per entrambe le società sia nel settore cargo che passeggeri in cui il gruppo è leader a livello globale. Msc e Lufthansa, a seguito della manifestazione di interesse, richiedono un periodo di trattativa esclusiva di 90 giorni lavorativi e soggetto ad approvazioni regolatorie e due diligence”.
Che cosa può succedere ora è ancora presto per dirlo. Innanzitutto si prospetterebbe un cambio di scenario industriale per Ita: la compagnia che aveva inizialmente scelto di operare all’interno dell’alleanza SkyTeam (‘alleanza’ è il nome con il quale si indicano i network di compagnie aeree che cooperano sul mercato globale dei viaggi, ndr), nel caso in cui passasse sotto il controllo di Lufthansa dovrebbe migrare verso il network concorrente, StarAlliance. La proposta di ingresso in Ita inoltre si basa su un business plan con tre pilastri: trasporto passeggeri, trasporto cargo e trasporto charter, per sfruttare appieno i tre aeroporti italiani di riferimento Roma Fiumicino e Milano Linate per i viaggiatori, Malpensa per le merci. Non sono infine ancora conosciuti i termini economici dell’eventuale accordo tra le parti, ma, come riporta oggi il Corriere della Sera, la cifra dovrebbe oscillare tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Viene calcolato infatti per Ita Airways un valore di almeno 600-700 milioni di euro ai quali vanno aggiunti i valori di alcuni asset, come ad esempio gli slot sullo scalo di Milano Linate.