Il 2021 ha segnato una decisa crescita per Airbnb ma l’utile di esercizio rimane in rosso. La società di affitti online ha riportato un incremento del 77% del fatturato a 6 miliardi di dollari, e una forte crescita dell’adjusted ebitda che balza dal rosso di 251 milioni del 2020 al positivo di 1,6 miliardi nel 2021. Rimane invece in territorio negativo l’utile netto, che l’anno scorso cedeva 352 milioni di dollari, a fronte però di una perdita ben più consistente di 4,6 miliardi nel 2020.
I buoni risultati dell’anno sono anche legati a un quarto trimestre 2021 che ha battuto le attese degli analisti. Nell”ultimo quarter, il fatturato di Airbnb è cresciuto del 78% a 1,53 miliardi di dollari, mentre il consensus di Bloomberg proiettava ricavi per 1,46 miliardi. L’utile netto è tornato in positivo nel periodo a 55 milioni di dollari, contro la perdita di 3,9 miliardi nell’ultimo trimestre 2020.
Il portale americano con sede a San Francisco comunica che l’adjusted ebitda margin dell’anno scorso è pari al 27%, “conseguenza della forza del nostro business e del miglioramento dei costi delle infrastrutture”. La nota rilasciata dal gruppo precisa che “le notti lorde prenotate nel 2021 sono cresciute del 40% rispetto al 2020 e che la cancellazione dei viaggi in seguito al diffondersi della variante Omicron è stata inferiore rispetto alle disdette che erano ‘piovute’ con la variante Delta. Il business sta riprendendo: alla fine del gennaio 2022, abbiamo avuto il 25% in più di notti lorde prenotate per l’estate rispetto allo stesso periodo del 2019”.
Airbnb comunica anche che sono aumentate le durate dei soggiorni, in seguito allo smartworking e alla scelta di lavorare in località in cui unire lavoro e vacanza (workation): “Negli ultimi due anni, la durata media dei viaggi è cresciuta del 15%, e quasi la metà del totale notti lorde è rappresentata da soggiorni di oltre 7 giorni. La categoria che sta crescendo di più è quella dei soggiorni di 28 giorni e oltre, che nell’ultimo trimestre 2021 ha rappresentato il 22% del totale notti prenotate, cioè il 16% in più del quarto quarter del 2019
A dicembre 2020, Airbnb si è quotata a New York sul Nasdaq e il primo trimestre di scambi si è chiuso con il titolo che è volato in Borsa, arrivando a una performance del 20% in un momento che non è stato facile per le azioni tech. Sempre nel 2020, il colosso californiano guidato dall’AD Brian Chesky ha fatto tagli drastici all’organico e ha licenziato il 25% del personale in tutto il mondo. Malgrado le evidenti difficoltà, i mercati si sono dimostrati fiduciosi. Il titolo infatti è cresciuto in Borsa raggiungendo una capitalizzazione, lo scorso giovedì 16 febbraio 2022, di 118,7 miliardi di dollari.