Le aspettative sono alte per la prima Bit in presenza dopo il periodo pandemico, che si svolgerà a Fieramilanocity dal 10 al 12 aprile 2022. La ‘macchina’ si presenta rafforzata con il Villaggio Astoi, che debutta per la prima volta con 17 tour operator e che valorizza il ruolo strategico del turismo organizzato all’interno della filiera turistica. Soddisfazione degli organizzatori per il numero degli espositori, che saranno 890, di cui il 12% dall’estero (va detto però che erano 1.200 nel 2020 e 1.500 virtuali nell’edizione digitale del 2021).
Le aspettative sulla rassegna milanese sono introdotte da Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, durante la presentazione alla stampa: “Sarà una fiera con un respiro più internazionale e sarà la prima delle manifestazioni dedicate al turismo, per cui avrà una forte ricaduta dopo un ‘fermo macchina’ durato 18 mesi. Il turismo vale al mondo il 10% del Pil e il Pnrr dedica diversi investimenti al settore, ma dietro a queste risorse è necessario creare elementi aggreganti, fare network tra buyer ed espositori. Ed è quello che permette proprio questa fiera”.
L’idea degli organizzatori è il rilancio della Bit come ‘la’ fiera principale del turismo, ruolo che interpretava diversi anni fa e successivamente ha perso, diventando meno internazionale e rilevante sul panorama delle manifestazioni del settore.
Ha sostenuto il rilancio della rassegna milanese il ministro del Turismo Massimo Garavaglia: “Il sistema delle fiere fa il 50% dell’export, per cui è indispensabile sostenerlo perché aiuta l’economia del Paese. Recentemente, a Berlino si è svolta la fiera del turismo esclusivamente online, ma la combinazione della Bit in presenza e della parte digitale, che questi ultimi due anni hanno permesso di sviluppare, è la simbiosi perfetta per una manifestazione. Solo l’integrazione tra online e offline può portare innovazione. Il turista è cambiato – ha aggiunto il ministro – e di conseguenza sta cambiando anche l’offerta. Ad esempio, il turista vuole integrarsi nella comunità in cui si trova e vivere l’autenticità, e questo permette di distribuire meglio i flussi turistici, facendo rivivere borghi e località meno note. Il fenomeno dell’overtourism va gestito, sia nello spazio, costruendo mete meno conosciute, sia nel tempo, con la destagionalizzazione”.
Garavaglia ha aggiunto che il Pnrr ha dedicato poche risorse per il turismo, poco più dell’1% dei 200 miliardi di euro allocati, ovvero 2,4 miliardi, che però – ha specificato – diventano quasi 7 miliardi con la leva finanziaria. Una parte degli investimenti sono rivolti alla realizzazione di un hub digitale, la cui prima release sarà nel mese di maggio 2022. Inoltre, ha raccontato che la domanda è molto alta, infatti su un budget di 600 milioni di euro per credito d’imposta e contributo a fondo perduto per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, sono arrivate domande per tre miliardi, molto più del budegt a disposizione.