Si concretizzano i progetti di Aeroviaggi, gruppo che ha da poco rebrandizzato la catena alberghiera con il marchio Mangia’s e che ha siglato un accordo con Hotel Investment Partners, proprietario di resort nel Sud Europa controllato da fondi di investimento gestiti da Blackstone.
L’accordo ha portato alla creazione di una newco in joint venture, Insulae, nella quale la famiglia Mangia mantiene la gestione di tutte le strutture alberghiere e una partecipazione azionaria al 25%, come riporta Il Sole 24 Ore, mentre il restante 75% è in mano a Hip. Oggetto della nuova società sono 6 dei 13 resort della collection Mangia’s situati in Sicilia e Sardegna e valutati complessivamente per 247 milioni di euro. Si tratta di tre hotel situati in Sardegna, il Cala Blu e il Marmorata a Santa Teresa Gallura e l’Agrustos a Budoni, e tre in Sicilia, il Brucoli vicino Siracusa, il Costanza a Selinunte e il Pollina a Cefalù, per un totale di oltre 1.900 camere.
La governance della nuova società prevede al fianco di Alejandro Hernandez Puertolas, CEO ed espressione di Hip/ Blackstone, la nomina di Andrea Mangia, CFO di Aeroviaggi, nel ruolo di presidente. Nel cda, comunque a maggioranza Blackstone, sono poi presenti Marcello Mangia e Marco Mangia.
“L’obiettivo che ci si è dati – dichiara Marcello Mangia a Il Sole 24 Ore – è un ambizioso piani di riposizionamento nel segmento alto dei 4 e 5 stelle, tutti a marchio Mangia’s, con un piano di investimenti deliberato di 100 milioni di euro (in crescita rispetto agli 85 milioni previsti inizialmente, ndr). Ci si propone inoltre di crescere in modo sostanziale, ampliando il proprio portafoglio in destinazioni del sud Italia. Il business model è quello di diventare una management company partner ideale del capitale istituzionale”.
Mangia inoltre non esclude la possibilità di arrivare alla quotazione in Borsa. “È un progetto su cui lavoriamo da tempo – sostiene – e che abbiamo per il momento solo accantonato per dedicarci a questa importante alleanza con Hotel Investment Partners. Pensiamo di poter arrivare alla quotazione in Borsa nell’arco di 3 – 5 anni”.