La crisi climatica avanza e i viaggiatori diventano più consapevoli. O meglio, dichiarano di esserlo. Secondo l’analisi Sustainable Travel Study condotta da Expedia Group, i turisti nel post-Covid hanno posto la sostenibilità come elemento centrale nell’organizzazione dei loro viaggi. L’indagine, condotta su un campione di 11mila persone in 11 diversi Paesi del mondo, evidenzia che circa il 50% di loro sarebbe disposto ad incrementare la propria spesa per trasporto, attività e alloggio se l’offerta comprendesse un’alternativa eco. I viaggiatori si dichiarano disposti a a pagare di più anche per fornitori di servizi di viaggio che si impegnino a limitare il proprio impatto ambientale in modo da tutelare il pianeta.
La maggior parte dei partecipanti allo studio (90%) è alla ricerca di opzioni di viaggio sostenibili e cerca fonti affidabili che possano offrire loro una guida a riguardo. Sono richieste, infatti, sempre più informazioni su proposte green.
La risposta delle aziende a questa richiesta non si fa attendere. Molte realtà travel hanno infatti aderito all’impegno dell’Unesco per i viaggi sostenibili, tra i quali Green Key. Stando a quanto annunciato da Expedia Group e l’agenzia delle Nazioni Unite, questa iniziativa permette a strutture alberghiere di promuovere viaggi in ottica sostenibile e tutelare il patrimonio a livello mondiale. Attualmente sono 9.000 le strutture aderenti su scala mondiale.
“I turisti stanno dimostrando il loro impegno e il loro interesse nei confronti della sostenibilità, senza dimenticarla anche nei loro momenti di piacere – ha dichiarato in una nota Giovanni Moretto, director market management Italia di Expedia Group -. Proprio per questo, tutti gli operatori del settore devono andare incontro a queste esigenze ed essere i primi veri promotori del turismo sostenibile. Nutriamo una grande fiducia nei nostri partner che ci hanno dimostrato di prendere a cuore questo aspetto: già 6.000 hotel, per esempio, hanno aderito all’impegno Unesco”.
Un esempio è il gruppo Th Resorts, con 29 villaggi, residence e strutture alberghiere, che ha adottato Si Rating – Sustainability impact rating, un indice che permette di renderlo sempre più attento all’ impatto ambientale e sociale generato misurando i propri impatti in base ai criteri Esg (ambientali, sociali e di governance) e agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Tornando al punto di vista dei consumatori, da una ricerca di Booking.com di Aprile 2022 emergono risultati analoghi riguardo alla propensione dei turisti a viaggiare in modo più eco. Il 71% dei partecipanti allo studio pone molta attenzione all’impatto che la propria vacanza può causare e circa il 50% afferma di essere stato influenzato dalle recenti notizie sui cambiamenti climatici nel voler fare vacanze in modo più sostenibile. Oltre un terzo (35%) dei viaggiatori globali ritiene che l’impegno per la sostenibilità da parte delle strutture ricettive e dei fornitori di trasporti giochi un ruolo importante quando si tratta di scegliere tra questi servizi. I dati riportati si basano sulle opinioni raccolte da oltre 30mila consumatori e 32 Paesi.