Il mercato ricettivo è in forte ripresa e si avvicina al periodo pre-Covid. Il valore delle vendite sui canali online e offline nel settore hospitality ha raggiunto nel 2022 circa 32,2 miliardi di euro, sfiorando i 33,4 miliardi del 2019 e superando anche le stime dei dati pre-consuntivi. Una flessione del 4%, che segna un grande recupero rispetto a -33% registrato nel 2021. Sono alcuni dei risultati elaborati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.
“I dati pre-consuntivi davano un calo del 15%, ma l’ultimo trimestre ha avuto una forte ripresa arrivando solo a -4 per cento dall’anno pre-pandemico”, ha dichiarato Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio. “A livello geografico l’Italia è una delle aree più fortunate del mondo perché è riuscita a recuperare molto grazie alla sua posizione strategica, beneficiando di flussi turistici che prima erano direzionati in altre zone, ma che con la chiusura di molte parti del mondo, come il sud est asiatico, sono confluiti nel Belpaese”.
Tuttavia, considerando il mercato del turismo nel suo complesso, se per la componente offline il divario da colmare è ancora significativo (tra -45% e -16% rispetto al 2019 per i differenti comparti), guardando solo all’e-commerce il sorpasso sul 2019, in alcuni casi, è già avvenuto. Nell’ospitalità i valori del 2022 per l’online superano quelli del pre-pandemia (16,4 contro i 14,6 miliardi del 2019) mentre nei trasporti vi sono ormai vicini (11,2 miliardi rispetto a i 12 di tre anni fa).
Anche il turismo organizzato ha ripreso a correre: il mercato del tour operating nel 2022 vale il 70% di quanto fatturava nel 2019 e il comparto delle agenzie di viaggio si attesta a -19% sul pre-pandemia. Rispetto al 2021 la ripartenza conta +106% per il tour operating e +189% per le agenzie di viaggio.
Ponendo l’attenzione sul comportamento dei turisti italiani, tramite un’indagine realizzata in collaborazione con Bva Doxa, emerge una crescente digitalizzazione nel percorso di prenotazione dei viaggiatori. Su un campione di 943 turisti intervistati dall’Osservatorio il canale online prevale per l’ispirazione: il 56% dei viaggiatori dichiara di aver usato solo canali online (motori di ricerca in oltre un caso su due, seguiti da siti di recensione, aggregatori e comparatori di alloggi e trasporti e, infine, sito dei fornitori dell’alloggio).
Anche in fase di prenotazione l’online la fa da padrone: per l’alloggio la quota di chi ha utilizzato esclusivamente canali online raggiunge il 59%, mentre nei trasporti il 63 per cento. Inoltre, il 22% dei viaggiatori si rivolge all’agenzia o consulente di viaggio per acquisire informazioni o prenotare la vacanza.
Continua a crescere anche il numero di viaggiatori che ha acquistato tramite e-commerce prodotti legati alla località visitata e che rappresenta il 33% del totale, contro il 12% del 2019 e il 9% del 2018. Anche l’offerta si sta adeguando alla crescente richiesta di esperienze neverending, ossia esperienze turistiche estese nel tempo e nello spazio: il 12% delle strutture ricettive offre ai propri clienti la possibilità di acquistare prodotti della destinazione (enogastronomici, di artigianato etc.) tramite e-commerce.