Il nuovo hotel-club sbarcato in Darsena a Milano con il marchio Aethos è “solo uno dei prossimi progetti con cui vogliamo espanderci in Italia”, ha dichiarato il CEO Benjamin Hobbel a Pambianco Hotellerie. Il marchio fa parte di Limestone Capital, società di private equity focalizzata su investimenti nel settore dell’ospitalità orientati alla tecnologia.
Nel giro di un anno è previsto un quarto Aethos in Italia, oltre ai tre già presenti. Il più recente, aperto da dicembre scorso, prende il nome di Aethos Monterosa tramite l’acquisizione del resort di lusso Camp Zero. Si aggiungono nel Belpaese Aethos Saragano, in provincia di Perugia, e Aethos Milano, nel capoluogo lombardo, oltre agli altri quattro progetti già esistenti nel Sud Europa. “Puntiamo molto sull’Italia come meta per i nostri investimenti, stiamo pensando ad altre destinazioni, tra cui Roma”. Oltre ad essere hotel, gli Aethos sono anche club, affermandosi sul mercato come nuova modalità di ospitalità esclusiva.
“Da qui ad un anno speriamo di aver aperto un altro Aethos in Italia – continua il CEO – che sia a Roma, Firenze, Venezia o sul Lago di Como. Per noi il Belpaese è una grande pool di investimenti.” Il focus della società, oltre all’Italia, rimane comunque in Europa con altre strutture in Portogallo, Spagna e Francia e altre in costruzione. “Siamo focalizzati – aggiunge – su mercati in cui siamo già operativi. L’Europa ha un settore turistico altamente frammentato, dove molti edifici non riescono ad avere ‘successo’, ma noi vogliamo scovare nuove opportunità e dare risalto a queste strutture investendoci e portandole ad un alto livello. Vogliamo prendere la storia e l’heritage, costruirci sopra e trasformarli per la prossima generazione”.
I due founder, Benjamin Hobbel e Jeff Coe hanno creato Limestone Capital nel 2018 con l’idea di “trasformare il settore del real estate trovando capitale su cui investire e rinnovare per portare alla luce un concetto di hospitality totalmente nuovo”. Così la società si impegna ad individuare edifici “non correttamente posizionati sul mercato o senza un vero e proprio obiettivo per trasformarli in strutture ricettive dove gli ospiti si sentano veramente a casa. Si parla di ‘integrazione’ perché entrambe le nostre operazioni in real estate e hospitality hanno lo stesso obiettivo”.
La società è titolare del gruppo di gestione alberghiera Aethos Hotels & Clubs e del marchio Emerald Stay. “I due brand sono molto simili – continua il CEO – vogliamo creare la stessa esperienza, ma in modo diverso. Aethos è un brand di boutique hotel che gestisce strutture ricettive di circa 50/60 stanze, mentre Emerald è specializzato in affittare case di lusso. La differenza comunque è nel modo di operare, ma il concetto è lo stesso”.