Il mondo delle crociere sta vivendo un vero e proprio boom, che vede l’ingresso dei brand internazionali dell’hotellerie nella navigazione di alta gamma. Un esordio, come ha dichiarato a Pambianco Hotellerie Douglas Prothero, CEO della cruise di lusso The Ritz-Carlton Yacht Collections, che coinvolge un nuovo mercato di potenziali ospiti che non hanno mai preso in considerazione la crociera. “Con il nostro The Ritz-Carlton Yacht Collection ci collochiamo in una classe a sé stante grazie alla sua privacy, al design elegante e moderno, al servizio personalizzato e alle esperienze di destinazione uniche in stile yacht. Da quando abbiamo aperto le prenotazioni, la maggior parte dei nostri ospiti continua a essere costituita da persone nuove alle crociere e fedeli ospiti di Ritz-Carlton”. Un nuovo mercato dunque, che ha visto anche la nascita di Four Seasons Yacht e della barca a vela più grande del mondo lanciata dalla multinazionale dell’hotellerie francese Accor insieme all’azienda cantieristica Chantiers de l’Atlantique, il cui esordio è previsto per il 2026.
Il settore è in crescita. Secondo i dati di Risposte Turismo nel 2023 il traffico crocieristico tornerà ai volumi del 2019, stimando il superamento di 12,4 milioni di passeggeri movimentati grazie a quasi 5mila attracchi in più di 50 porti italiani. Questo dato significa un superamento del gap con l’anno pre-pandemico, con un profilo da record per almeno dieci porti crocieristici italiani. In testa apre le stime il porto di Civitavecchia con 2,7 milioni di passeggeri (+26%), seguito da Napoli con 1,5 milioni di passeggeri (+31%), e da Genova, con 1,4 milioni (+27%).
“Ancora una volta l’industria crocieristica ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap generatosi nel 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici”, ha dichiarato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo. “Il 2023 si apre con un fermento diffuso tra tutti i porti italiani per quanto riguarda l’attesa di navi e passeggeri. Un’attesa che riguarderà anche i territori, le destinazioni, che vedranno in questo segmento di turisti una parte comunque rilevante dei propri visitatori. C’è dunque da raccomandare sempre più la massima integrazione di questa forma di turismo nelle politiche di destination management territoriale, facendo tesoro di uno dei grandi vantaggi che questo fenomeno presenta rispetto ad altri, e cioè la possibilità di conoscere con anticipo, anche notevole, i numeri e la tempistica di chi arriva”.