L’8 marzo rappresenta per Pambianco una data importante perché, con l’organizzazione del primo Summit destinato all’Hotellerie, si completa il progetto editoriale nato due anni fa e dedicato a questo fondamentale settore del nostro Paese. L’evento dal titolo ‘Il ruolo dell’Italia nel nuovo turismo mondiale. Prospettive e sfide future’ intende fare il punto sulle evoluzioni di questa industry, alle prese con le grandi trasformazioni in atto. Per Pambianco i Summit rappresentano da sempre un appuntamento fondamentale: da oltre trent’anni per il Fashion, dal 2014 per il Design, dal 2017 per il Beauty e nel 2021 per il Wine&Food. Siamo quindi particolarmente contenti che oggi anche l’hospitality possa avere nel corso dell’anno un suo momento dedicato, che vuole essere l’evento di riferimento per l’incontro e il confronto di manager e imprenditori del settore ospitalità.
Il summit si tiene poi in un momento particolare per il settore, finalmente in salute, dopo essere stato messo in ginocchio dalla pandemia. Un settore, che sta uscendo dalla crisi profondamente trasformato e con davanti a sé molte sfide per poter fare dell’Italia una destinazione numero uno al mondo per il turismo di lusso.
Gli ingredienti ci sono tutti: l’Italia rappresenta già ora questo tipo di meta nell’immaginario collettivo mondiale, ma occorre consolidare questo fattore di forza in un contenuto concreto che consenta di far diventare inattaccabile questa posizione. Per farlo serve certo continuare a fare leva sull’italian lifestyle che comprende anche il cibo, il design e la moda. Ma occorrono anche investimenti, molti di più di quanti ne siano stati sostenuti fino ad ora, e direzionati a pioggia in tutte le aree (real estate, gestione, personale e formazione, solo per citarne alcuni). Per cui ben vengano investitori internazionali, investitori pubblici, investitori finanziari e o industriali.
I prossimi cinque anni sono dunque una scommessa aperta, che non dovrebbe lasciare adito a sorprese. Dobbiamo in questo lasso di tempo fare il ‘salto’ dimensionale che porterà importanti ricadute nel Paese in termini di indotto e nuova occupazione.
Il dado è quindi tratto e la parola d’ordine è sviluppo. I prossimi anni potranno rappresentare un’occasione unica anche per gli investitori italiani desiderosi di portare avanti una politica di business moderno.