Confermato l’outlook di NH Hotel Group. La società spagnola, parte della controllante Minor Hotels, ha archiviato il 2022 con ricavi pari a 1,8 miliardi di euro, superando del 2,4% il 2019. In Italia il gruppo ha oltrepassato i 360 milioni, con una crescita che si avvicina al 20 per cento year-over-year.
Nello specifico, il primo trimestre dello scorso anno per il gruppo è stato il più “debole” con 234 milioni di euro per poi passare a 509 milioni di euro nel secondo, 516 milioni nel terzo e 501 milioni nel quarto.
La strategia dei prezzi e il controllo dei costi hanno fermato l’ebitda a 519 milioni di euro, pari al 94% del 2019, dovuto all’impatto negativo del primo trimestre. L’utile netto totale ha raggiunto i 100 milioni di euro nel 2022, superando i 90 milioni di euro ottenuti nel 2019.
L’Adr, ovvero la tariffa media giornaliera, e il RevPar, i ricavi per camera disponibile, hanno compensato il calo dell’occupazione registrato nel 2022 rispetto al 2019.
Nel 2022, il RevPar di Nh Hotel Group è stato in media di 74 euro, in linea con la metrica del 2019, nonostante l’impatto negativo del virus Omicron nel primo trimestre. La tendenza al rialzo dell’Adr è stata più pronunciata, passando da 90 euro nel primo trimestre a 128 euro nel quarto. L’Adr è stato superiore del 19% rispetto al 2019, ed escludendo il primo trimestre, la percentuale sale al 22 per cento. L’occupazione è stata in media del 61% nel 2022, penalizzata dalla variante Omicron, che ha ridotto il tasso.
In particolare, a livello geografico, in Italia l’Adr è aumentato del 14% a 154 euro, mentre l’occupazione è diminuita di sei punti percentuali, attestandosi al 63 per cento. Roma e le città secondarie hanno mantenuto una crescita costante, mentre Milano si è ripresa a partire dal terzo trimestre.
In generale in Europa centrale, l’Adr è aumentato dell’11%, a 107 euro, mentre l’occupazione è scesa di 18 punti percentuali, al 55 per cento. In questo mercato, le città principali come Berlino e Amburgo hanno superato le città secondarie. Infine, in America Latina, l’occupazione è stata in media del 58%, con un calo di quattro punti percentuali, mentre l’Adr è aumentato del 4% a 76 euro. L’Argentina è stato il mercato più performante, la Colombia e il Cile hanno ottenuto buoni risultati, mentre il Messico è stato un po’ più lento.