Milano sta vivendo una metamorfosi come destinazione turistica. Negli anni passati considerata una meta prevalentemente business, scelta per viaggi d’affari, convegni e fiere, ora è considerata dagli operatori del settore, a pieno titolo, una città leisure. L’ha sottolineato Domenico Forte, vicepresidente sezione Hospitality di Assolombarda, durante un recente convegno che si è svolto all’Università Bocconi in collaborazione con Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Forte ha spiegato che il capoluogo meneghino è stata la prima destinazione a rallentare all’insorgere della pandemia, poi a fermarsi e anche l’ultima a ripartire. “Però da maggio 2022 – ha aggiunto – è letteralmente esplosa e la domanda è ancora in crescita. I tassi di occupazione sono più alti nel weekend che nel midweek e questo ci fa pensare che ormai sotto la Madonnina si viene anche, e soprattutto, per viaggi di piacere. La fiducia degli investitori è alta, le aperture in pipeline sono tante, sono tornate le manifestazioni fieristiche ma anche eventi e spettacoli che coinvolgono il pubblico”.
Questo nuovo posizionamento di Milano l’aveva anticipato in un’intervista a Pambianco Hotellerie Andrea Obertello, GM di Four Seasons Miano: “Si pensa ormai al capoluogo lombardo come a una delle top città da visitare, al pari di Roma, Firenze, Venezia. Oltre alle sue bellezze artistiche e storiche, all’alto livello della ristorazione e del retail, non va dimenticata la facilità di accesso alla città per chi vola oltreoceano, che fa scalo nel gateway internazionale di Malpensa e raggiunge il centro di Milano in tempi brevi, a differenza di quanto accade in altre città il cui aeroporto è molto distante. Milano inoltre diventa anche un punto di partenza per località sciistiche come St. Moritz e Courmayeur, o destinazioni glamour come il Lago di Como”.
La GM aveva confermato questa affermazione con i dati: “La clientela ‘corporate business’ non supera il 7% del totale nel nostro hotel, a cui si aggiunge circa il 12% della categoria ‘gruppi’, di cui la metà ha una vocazione business, ma la stragrande maggioranza, ovvero il 50% della clientela, è decisamente composta da turisti leisure”.
Nel corso del convegno alla Bocconi lo scorso 22 marzo, Marco Malacrida di TrustYou & Str ha specificato che la ricettività milanese ha un Adr superiore alla media europea. La ricerca condotta su un campione di 167 hotel e 22mila stanze della città ha evidenziato nel 2022 un tasso di occupazione del 63% (era 73% nel 2019) e un tariffe medie giornaliere di 179 euro contro 149 euro del 2019. La media europea ha un Adr pari a 132 euro.