“Vogliamo portare il lusso dove ancora non c’è”. In queste parole di Luigi Passera, AD di LarioHotels, è sintetizzato l’atteggiamento pionieristico del gruppo che vuole portare l’ospitalità di lusso nelle città cosiddette ‘secondarie’, sviluppo che coincide anche con una necessità strategica per l’Italia, quella di redistribuire i flussi e valorizzare territori meno rinomati. L’AD anticipa a Pambianco Hotellerie il prossimo progetto legato al brand, dopo Vista Palazzo Lago di Como e Vista Palazzo Verona: “Il terzo hotel Vista e il sesto del gruppo sarà in Puglia e vedrà la luce nel 2025. Non nascondo l’intenzione, negli anni successivi, di aprire un’ulteriore struttura con questo marchio”.
“Il brand Vista – ha sottolineato Passera durante la presentazione della relazione di sostenibilità del gruppo – è caratterizzato da strutture 5 stelle lusso in destinazioni urbane ‘emergenti’, non sufficientemente valorizzate nella Penisola ma in realtà molto apprezzate all’estero. In Italia, infatti, c’è carenza di 5 stelle al di fuori delle blockbuster destination”.
Il marchio di lusso traina i ricavi del gruppo della famiglia Passera, che opera nel settore dell’ospitalità da oltre cento anni con tre storiche strutture (Terminus, Villa Flori e Posta Design), alle quali, appunto, si sono aggiunti recentemente i due hotel Vista, che hanno una marginalità mediamente più alta essendo posizionati nel lusso: “Non ci interessano tariffe minori di 1.000 euro a notte – ha aggiunto L’AD – e siamo vicini infatti all’Adr applicato nell’ospitalità di alta gamma in città come Milano o Firenze”.
La ‘scalata’ del gruppo è evidenziata dai numeri: sei milioni di euro di fatturato nel 2014, 12 milioni nel 2019, 20 milioni nel 2022 (dato che rappresenta una crescita del 65% rispetto al pre-pandemia) e un obiettivo per il 2026 di 30 milioni. L’ebitda margin attualmente supera il 30 per cento. “Indubbiamente il brand Vista porterà un grande boost ai ricavi – ha concluso Passera – e nel giro di dieci anni vogliamo che questo marchio diventi sinonimo di ospitalità di lusso italiana. Tutte le nostre strutture sono in proprietà e gestione, per un totale di 152 camere, ma non escludiamo in futuro di aprirci anche solo al management se ci fossero giuste opportunità”.
Per un gruppo che cresce, le sfide aumentano: “Ampliando le dimensioni – ha spiegato la presidente Bianca Passera – abbiamo più persone che lavorano con noi e siamo sempre più di riferimento per la comunità locale. Non potevamo non domandarci come migliorare la nostra presenza per il territorio, e per questo siamo diventati una società benefit, introducendo finalità di beneficio comune. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo assunto 19 persone con contratto a tempo indeterminato e il 27% delle persone che lavorano con noi hanno avuto una crescita o un avanzamento di carriera. Lavoriamo con le scuole del territorio, tra cui l’organizzazione no profit Cometa, dalla quale abbiamo preso sei ragazzi in tirocinio formativo e con la quale collaboriamo al minimaster alberghiero e al minimaster housekeeping del progetto ‘Questa casa è un albergo’ di Cometa Formazione”.
Per ridurre l’impatto ambientale delle strutture, LarioHotels ha adottato pratiche virtuose di contenimento dei consumi energetici grazie all’installazione di lampadine a led e all’impianto di riscaldamento e condizionamento con pompe di calore, nonché all’utilizzo, negli alberghi di Como, di acqua di lago per il condizionamento con reimmissione in falda dopo averla filtrata.
Il brand Vista si è dotato inoltre di una nuova linea di cortesia, Luxury Silk Style, realizzata da un artigiano comasco con sericina (proteina della seta, ndr), che è un esempio di economia circolare perché questo sottoprodotto della lavorazione della seta sarebbe altrimenti smaltito come rifiuto. I prodotti cosmetici sono realizzati con un packaging di plastica riciclata e riciclabile.
Gli obiettivi per il 2023 in termini di ‘beneficio comune’ prevedono la creazione di un team ‘benefit e sostenibilità’, l’avvio di un programma welfare aziendale da 1.000 euro a persona, un’ulteriore riduzione dell’utilizzo della plastica a partire dalla cucina e dalle attività di pulizia, perseguire il raggiungimento del 100% di energia da fonti rinnovabili, e altre azioni.