Obiettivo destagionalizzazione per il nuovo 5 stelle del gruppo Baja Hotels Travel Management, che è stato preso in gestione da pochi mesi e che ha aperto in soft opening lo scorso venerdì 26 maggio.
Si chiama Is Arenas Resort, in provincia di Oristano, e ha l’ambizione di far riscoprire un’altra Sardegna, più selvaggia rispetto alle destinazioni rinomate dell’isola, e con una serie di attrattive che rendono possibile una destagionalizzazione completa. La costa occidentale della Sardegna infatti presenta quasi 1.000 ettari di pineta, dove è possibile fare percorsi naturalistici a piedi e in bici, siti archeologici e nuragici di rilievo, cantine per l’enoturismo, borghi intatti, nonché un premiato campo da golf di 18 buche par 72 adiacente al resort. Oltre a queste possibilità di vivere un turismo fuori stagione, “il punto forte di Is Arenas – racconta il presidente di Baja Hotels Marco Bongiovanni durante il soft opening – è il fatto che il resort è immerso in un territorio autentico, vivo tutto l’anno, che non è stato trasformato per lasciare spazio a negozi e servizi dedicati esclusivamente ai turisti. I ristoranti e i negozi presenti non chiudono in inverno, come accade in altre parti della Sardegna, perché sono ad uso dei locali e quindi anche dei viaggiatori che vorranno scoprire l’anima ‘wild’ dell’isola”.
L’idea di Baja Hotels inoltre è quella di dare a questo territorio una chance di crescita, creando occupazione e portando un turismo ‘rispettoso’, che non sarà mai di massa, anche perché la zona è stata catalogata come Sic (sito di interesse comunitario) per cui la protezione dell’habitat e della biodiversità sono ai massimi livelli.
Intanto è terminata la prima fase di rinnovamento della struttura, che era chiusa da tre anni: “Abbiamo sistemato il blocco centrale e 75 camere – spiega il presidente del gruppo – e a regime avremo 136 camere. Cerchiamo quindi di posizionare questo resort come prodotto per appassionati di golf e per chi desidera tornare in contatto con i bioritmi naturali, senza rinunciare al comfort”.
L’obiettivo di Bongiovanni è quello di creare un flusso che non c’è: “Vogliamo portare questa destinazione nei radar degli operatori nazionali e internazionali, e lo faremo grazie alla forza e alle sinergie di un gruppo che ha al suo interno un’anima di tour operating”. Baja Hotels infatti ha acquisito l’anno scorso il tour operator Gastaldi Holidays, che sviluppa il mercato domestico per le strutture del gruppo (oltre al nuovo resort, Baja Hotels conta tre storici alberghi a Baja Sardinia) nonché il business dei viaggi outgoing, mentre l’incoming verso la Sardegna sarà realizzato dal dmc Sardinia 360, sempre di proprietà del gruppo della famiglia Bongiovanni.
Un percorso in un certo senso ‘inverso’ quello che sta compiendo lo storico gruppo alberghiero, che dal 1970 è presente sulle coste della Sardegna, rispetto al mondo dell’intermediazione viaggi. Mentre in Italia molti tour operator si aprono al business alberghiero, sviluppando una vera e propria divisione al loro interno e ampliando il portfolio dell’ospitalità, nel caso di Baja Hotels è la catena ricettiva che si apre al tour operating. “L’acquisizione di Gastaldi Holidays – spiega Luca Battifora, AD di Gastaldi e Sardinia 360 – permette al gruppo di avere una forza commerciale importante, grazie anche all’introduzione di tecnologie molto avanzate, di sinergie tra le due anime commerciali, Gastaldi e Sardinia 360, e grazie anche alla possibilità di fare cross selling tra i vari business”.
Il gruppo, che stima quest’anno un fatturato di 30 milioni di euro, punta a sviluppare il comparto alberghiero ma anche quello dell’intermediazione. “Sicuramente cresceremo con altri hotel – anticipa Bongiovanni – ma svilupperemo anche l’intermediazione viaggi, che ci ha già dato molte soddisfazioni. Infatti, nel 2019 Sardinia 360 fatturava tre milioni di euro e l’anno scorso ha chiuso con 11,5 milioni di ricavi”.
