Le destinazioni montane italiane sono sostanzialmente frequentate da turisti italiani. Lo aveva già affermato Alfredo Petrone, general manager di Faloria Mountain Spa Resort a Cortina, ed è stato confermato nel corso del forum Wg – Welcoming gate projects & development che si è tenuto recentemente nella località ampezzana.
L’idea che è emersa da questo incontro è che Cortina, in vista dell’appuntamento delle Olimpiadi 2026, sta attirando molti investimenti stranieri, in particolare di catene alberghiere internazionali che porteranno nella conca ampezzana una clientela estera, fortemente esigente in fatto di benessere, design, ristorazione e anche sostenibilità. Tutti elementi che, di conseguenza, aumenteranno l’asticella della qualità dell’offerta ricettiva a Cortina.
Ne ha parlato Giorgio Bianchi, business development Pkf Hospitality Group, sottolineando che le Olimpiadi sono l’occasione per riportare Cortina all’altissimo livello internazionale che merita, e che questo farebbe da apripista per il riposizionamento di altre destinazioni montane italiane. “Cortina – ha affermato – può arrivare ad avere la stessa immagine e appeal di località rinomate come Kitzbuhel, Megeve, Davos, Zermatt, Saint Moritz.
Andrea Ferrazzi ha aggiunto che il turismo non è un’isola ma è all’interno di un sistema complesso. “I turisti arrivano in un territorio se è vivo e ben servito – ha sottolineato il DG di Confindustria Belluno Dolomiti – mentre le località montane stanno perdendo abitanti e diventando poco attrattive perché si riducono i servizi. Nelle Dolomiti bellunesi perdiamo 1.000 abitanti all’anno, soprattutto giovani. Invece dobbiamo farli rimanere e anzi farne arrivare di nuovi”.
Una criticità che ha sollevato Ferrazzi è che nell’area di Cortina è presente un patrimonio edilizio abbandonato e allo stesso tempo c’è carenza di alloggi per i dipendenti delle strutture ricettive. Gli interventi durante l’incontro hanno rimarcato l’importanza crescente delle staff housing.
Sempre durante il forum, è emerso che il business ricettivo ad alta quota risulta in crescita secondo i dati Blastness: nei primi nove mesi del 2023, le prenotazioni online in montagna sono salite del 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 e molto oltre i dati registrati nel pre-pandemia (+94%). Anche la marginalità degli alberghi sta aumentando, attestandosi intorno al 20-25 per cento. La tariffa media a Cortina, la scorsa estate, è stata di 390 euro.
I dati Blastness hanno dimostrato anche che le prenotazioni dirette hanno subito una crescita esponenziale (+157%) rispetto allo stesso periodo del 2019, in cui il portale Booking registrava oltre il 50% del transato totale. Nel 2023, più del 46% delle prenotazioni effettuate online per le destinazioni in montagna proviene dai siti ufficiali delle strutture, che rappresentano per la prima volta il principale canale di vendita rispetto a Booking (43%) e si confermano in crescita anche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con +18 per cento. Per quanto riguarda le Ota, la percentuale d’incidenza registra una crescita notevole (+58%) rispetto al 2019 ma in linea con il 2022 (+5%).
I paesi di provenienza delle prenotazioni, per il cluster montagna, restano in linea con gli anni precedenti, con l’Italia al primo posto (41%), seguita dalla Gran Bretagna (12%). Salgono leggermente, rispetto al 2019, le prenotazioni dagli Stati Uniti (7%), seguono Svizzera (6%), Francia (5%), Germania (4%) e Svezia (2%).
Nel 2022 il top performer a Cortina è risultato il Cristallo Luxury Collection, ora chiuso per ristrutturazione in seguito all’acquisizione da parte del fondo inglese Attestor Limited e al nuovo accordo di gestione con Mandarin Oriental. Nel 2022 l’hotel ha fatturato 8,7 milioni di euro, secondo quanto emerge dal forum, che significa 125mila euro a camera. Il volume di ricavi che riguarda il Rosapetra Spa Resort è di 3,5 milioni, ovvero 106mila euro a chiave. “Il valore a camera – ha concluso Bianchi – ha superato le 100mila euro, ed è un dato importante”.
Il mercato del real estate in montagna, secondo World Capital Group, è dislocato su tre destinazioni top che sono Cortina, Madonna di Campiglio e Courmayeur. Cortina è prima nella classifica per valore delle transazioni e tra i più importanti deal si citano, oltre al Cristallo, Hotel San Marco venduto per 5 milioni (100mila euro a chiave), Hotel Italia per 4,3 milioni (123mila a camera), Hotel Ancora per 20 milioni (408mila a chiave) e Gh Savoia per 70 milioni (395mila a chiave).