Il ‘decreto Anticipi’ è legge e con esso la nuova norma che è stata pensata per regolamentare il settore degli affitti brevi – quelli cioè che non superano i 30 giorni di locazione – con particolare riferimento al contrasto dell’evasione fiscale. Il provvedimento dedicato a ‘misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili’, presentato dal Governo lo scorso 18 ottobre, è infatti oggi stato convertito con 164 voti a favore (e 115 contrari) nell’aula della Camera dei deputati. In quello che è il consueto decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria si spazia tra diversi comparti, compreso quello dell’ospitalità proprio per quanto riguarda la regolamentazione del mondo degli affitti brevi, ai quali è dedicata la ‘Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale’.
“Finalmente diventa legge la regolamentazione degli affitti brevi: un primo passo che mette ordine in quello che al momento è, a tutti gli effetti, un vero e proprio far west – spiega in una nota il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Questa nuova norma per la quale il ministero si è battuto, coinvolgendo gli operatori del settore e le associazioni di categoria con diversi momenti di confronto, ha l’ambizione sia di tutelare chi fa impresa proteggendo la proprietà privata sia di essere uno strumento per far emergere il sommerso”. La norma italiana ha seguito una strada diversa da quanto accaduto a New York dove una recente legge vieta l’affitto di interi appartamenti per meno di 30 giorni, mentre i contratti inferiori a 30 giorni vengono consentiti solo se l’host risiede nell’alloggio che affitta e non ha più di due ospiti insieme. “La nostra idea – aggiunge il ministro – è quella di preservare la proprietà privata e quindi non abbiamo messo un limite di giorni, ma abbiamo agito da un punto di vista fiscale per dare anche a queste imprese lo stesso trattamento e le stesse regole che hanno tutte quelle turistiche”.
Infine, la stessa nuova legge prevede che le unità immobiliari a uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche siano munite dei requisiti di sicurezza degli impianti e che, in ogni caso, tutte le unità immobiliari siano dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili ubicati in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, comunque, da installare a una distanza di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, o frazione, con un minimo di un estintore per piano.