“Gli affari si concludono con una stretta di mano”. Con questa frase, il founder e presidente di Gdf, Guido Della Frera, sintetizza in modo inequivocabile la necessità di ‘fare business in presenza’ e il trend di crescita del Mice, che da alcuni operatori, durante la pandemia, era dato ‘quasi per morto’. Invece, proprio la forte richiesta di viaggi d’affari ha spinto Gruppo Della Frera Hotel a fare il bis nell’area di Milano Malpensa.
Infatti, dopo aver aperto a maggio 2022 un DoubleTree by Hilton a Solbiate Olona con 240 stanze, che ha chiuso il 2023 con un tasso di occupazione superiore al 75%, il gruppo inaugura adesso Hilton Garden Inn Milan Malpensa, un progetto complesso che ha visto la chiusura della precedente struttura e la totale riqualificazione e ristrutturazione di un nuovo building situato in Via Lazzaretto 1 a Somma Lombardo.
“L’area di Malpensa – sottolinea Della Frera – è strategicamente rilevante e con i due hotel garantiamo circa 400 camere al territorio. Le persone sono tornate a viaggiare per affari, in alcuni casi ancora più del pre-Covid, perché incontrarsi fisicamente è considerato necessario, anche se può essere coaudiuvato e integrato dalla tecnologia. L’importante quindi è dotare le strutture con sistemi all’avanguardia, dai video wall ai led wall a modalità di collegamento molto potenti, per permettere, ad esempio, ad un numero di relatori di collegarsi da remoto”.
Tornando all’Hilton Garden Inn Milan Malpensa, le 143 camere sono dotate di tutti i comfort necessari, gli spazi comuni sono stati progettati puntando sulla realizzazione di un open space flessibile e sostenibile che favorisca al meglio i rapporti tra la clientela e il personale di servizio. L’area business conta quattro sale meeting, dotate di impianti nuovi e all’avanguardia, con una superficie totale di 350 mq a disposizione per la realizzazione di convegni o eventi privati. Inoltre, con l’intento di far sentire gli ospiti il più possibile liberi e a proprio agio durante il soggiorno, è previsto anche uno shop aperto 24/7, oltre ad un fitness center completamente equipaggiato, un servizio di lavanderia nonché un parcheggio esterno e interno.
Rimane una criticità, che il settore porta con sé come onda lunga del Covid, ed è la difficoltà a reperire personale. “È cambiato il modo di lavorare – osserva il presidente di Gdf – e facciamo fatica a trovare persone disposte a entrare in azienda, seppure noi garantiamo una corretta assunzione in base ai contratti regolamentari. Cerchiamo persone per il front office e la reception, nonché addetti alla cucina, alla sala, alla ristorazione e alle pulizie. Il ‘tema’ è che il Covid ha determinato una nuova priorità nelle persone, che è il ‘tempo di vita’. Di conseguenza, gli orari di lavoro nel servizio di hospitality vengono considerati, dai lavoratori stessi, troppo penalizzanti. Diventa necessario quindi ragionare su come gestire le risorse umane, bisogna cambiare l’approccio, anche perché l’hotellerie è un’attività labour intensive”.