Dove alloggeranno? È una domanda che sorge spontanea considerando le prime stime sull’incoming dei turisti durante le olimpiadi invernali che si svolgeranno tra Milano e Cortina nel 2026 e che anticipa a Pambianco Hotellerie Maurizio Naro, presidente Federalberghi Milano Lodi Monza e Brianza: “Sappiamo che la famiglia olimpica occuperà 30mila posti letto tra Milano e i territori limitrofi, tra cui Como, Bergamo, Brescia. Questa ‘famiglia’ che è composta dai membri dei vari comitati, dai media, dagli sponsor e dagli invitati degli sponsor, occuperà nella sola Milano 15mila posti letto”.
Considerando che la città della Madonnina conta all’incirca 30mila camere * in alberghi tre, quattro e cinque stelle, con 55mila posti letto e che 15mila risultano già occupati dalla famiglia olimpica, non ne rimangono tanti per sopperire all’ingente arrivo di appassionati e curiosi durante i giochi olimpici. “Si stima – aggiunge Naro – che arriverà un milione di turisti nel periodo dei Giochi, di cui 70% saranno italiani”.
Ovviamente il numero dei turisti si ‘spalmerà’ per tutte le settimane in cui si svolgeranno le gare sportive, e occuperanno non solo il territorio lombardo ma anche quello veneto e del Trentino-Alto Adige, ma si tratta sempre di un numero considerevole. Parlando di Milano, ai 30mila posti letto negli alberghi si aggiungeranno probabilmente i 26mila alloggi per affitti brevi che sono in città, nonché altre tipologie ricettive, ma rimane comunque evidente che molti turisti che arriveranno per assistere alle gare nella città dovranno alloggiare a oltre 60 km di distanza da Milano.
Intanto nel capoluogo lombardo continuano i lavori per la realizzazione del villaggio olimpico in Porta Romana e del palazzetto in Santa Giulia. Il primo ospiterà 1.700 atleti e diventerà successivamente il più grande studentato in Italia con 1.200 camere per 1.700 posti letto su una superficie di 40mila metri quadrati. Gli investitori per il villaggio olimpico, che comprende anche un parco, spazi pubblici, uffici e residenze in vendita e in affitto, sono Coima, Covivio e Prada Holding, in partnership con le istituzioni pubbliche come Regione Lombardia e Comune di Milano.
“Abbiamo voluto ridare alla città un’area abbandonata” ha spiegato Luca Mangia, director Fund & Asset Management di Coima Sgr, durante l’incontro ‘Welcome to Milano’ organizzato da Mc International in preparazione ai giochi dei cinque cerchi. E ha continuato: “L’area di Porta Romana era inutilizzata e con questo intervento di rigenerazione urbana vogliamo portare valore al territorio. Noi infatti non stiamo progettando il villaggio olimpico bensì lo studentato, perché gli atleti rimarranno solo qualche settimana. Si tratta di una legacy importante per Milano dato che nella città c’è carenza di 20mila posti letto per studenti”.
L’Arena Santa Giulia invece ospiterà 16mila spettatori, aprirà a fine 2025 e la sua legacy dopo le Olimpiadi sarà quella di ospitare concerti, spettacoli ed eventi sportivi.
*Notizia modificata il 27 marzo alle ore 11,25