Il mercato immobiliare alberghiero in Italia mostra ancora la sua resilienza. In un anno, il 2023, in cui le M&A sono state in contrazione in tutti i settori a causa delle tensioni geopolitiche e dell’aumento dei tassi di interesse, l’hospitality nella Penisola ha avuto una riduzione delle transazioni decisamente più contenuta rispetto agli altri comparti. Le operazioni che hanno coinvolto gli hotel hanno superato 1,4 miliardi di euro (erano 1,7 miliardi nel 2022) e “sono allo stesso livello dei competitor internazionali” ha affermato Giampiero Schiavo, AD di Castello Sgr, durante l’Hospitality Forum organizzato dalla sua società e da Scenari Immobiliari. “Anche il volume medio delle transazioni – ha aggiunto – è alla pari di quello dei Paesi esteri”.
I dati sugli investimenti fanno parte del ‘Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero’, elaborato da Scenari Immobiliari, che evidenzia un volume di compravendite per 16 miliardi in Europa (+8,5% sul 2022) e per 47 miliardi nel mondo (-35%).
Tornando all’Italia, Schiavo ha sottolineato che il capitale italiano ‘pesa’ più di quello internazionale, confermando la svolta che si evince dalla ricerca ‘Italy hotel investment report 2023’ di Ey. “Gli investitori italiani – ha continuato l’AD di Castello Sgr – iniziano a mostrare appetito per lo smart equity, ovvero per operazioni che ambiscono a rendimenti più alti ma con maggiore rischio. L’interesse verso il settore alberghiero è legato al fatto che il turismo è un settore resiliente, con una buona capacità di adattamento. Non assisteremo più nei prossimi anni a crescite double digit nel mercato alberghiero, l’avanzamento sarà più contenuto ma costante, ed è proprio questa la garanzia che cercano gli investitori per decidere su quale asset operare”.
I profili dei principali investitori in Italia sono family office, operatori alberghieri e private equity, i primi due rappresentano la componente maggioritaria degli attori nazionali.
Per quanto riguarda il 2024, in Italia ci si aspetta un allineamento dei valori delle compravendite immobiliari alberghiere a quelli registrati nel 2022.