L’arte è una leva di marketing anche per le imprese dell’ospitalità che sempre di più, soprattutto quando sono strutture che puntano su un’accoglienza di lusso, devono trasformare la bellezza in esperienza unica da far vivere agli ospiti. Un albergo che racchiude al suo interno opere d’arte, o il cui stesso edificio costituisce un bene architettonico di pregio, già al primo impatto trasmette una passione per l’eccellenza e un chiaro posizionamento sul mercato. Per rendere questo percorso profittevole però i direttori e i manager alberghieri devono avere le giuste competenze e conoscere queste nuove sfumature dell’accoglienza di lusso per essere in grado di trasferirle ai loro collaboratori e quindi ai clienti. Soprattutto quelli stranieri che in questo 2024 stanno battendo i record di presenze lungo la penisola.
“Questi valori della nuova hospitality – ha spiegato Frédéric Picard, direttore generale di Glion Institute of Higher Education alla recente tavola rotonda ‘Behind The Scenes – arte nell’ospitalità’ – vanno trasferiti agli studenti che saranno i futuri GM. Imparare l’impatto che l’arte ha sugli ospiti di un hotel a livello di soddisfazione e di customer experience vuol dire sapere come essa crei un ambiente stimolante e coinvolgente, rendendo gli hotel più memorabili e unici”. Lo studio dell’importanza dell’arte nell’accoglienza e di quanto sia ‘speciale’ offrire agli ospiti l’accesso a opere d’arte senza visitare un museo fa parte del corso di laurea in luxury business e del master in luxury management e guest experience che proprio l’istituto svizzero ha creato di recente per andare incontro al numero in costante crescita di studenti interessati e indirizzati al settore luxury.
“È un comparto che continua ad attirare giovani talenti, mentre sono sempre di più anche le aziende del settore che reclutano risorse già capaci di sapere quali sono i valori dell’accoglienza di lusso che funziona oggi sul mercato: dalla flessibilità al problem solving e alla sensibilità nell’intercettare le esigenze degli ospiti”. Per rendere questa comprensione del ruolo dell’arte come leva di marketing ancora più chiara ai suoi studenti Glion ha realizzato un progetto unico con l’architetto francese Natacha Froger. Specializzata in progetti innovativi legati all’hotellerie, la progettista ha avuto il compito di rinnovare presso il Glion Institute il bar e il ristorante Maison Decotterd, unico indirizzo stellato al mondo posto all’interno di una istituzione universitaria. Un progetto di accoglienza nato proprio per integrare al suo interno le opere d’arte, che non devono essere una mera aggiunta a posteriori ma un punto focale già della fase creativa.