Conti in crescita per Hyatt Hotels Corporation, che nel bilancio al 30 giugno 2024 ha registrato ricavi per 3,41 miliardi di dollari contro i 3,38 miliardi dello stesso periodo del 2023. In particolare, il brand che ha performato di più è Park Hyatt, con un Revpar a +12%, seguito da The Unbound Collection by Hyatt a +10,7%, entrambi nella categoria lusso, mentre il terzo gradino nel podio della crescita spetta a Hyatt Centric (+9,1%) nel settore upper-upscale. Gli altri sette brand del gruppo avanzano con valori percentuali decisamente inferiori.
Il bilancio mostra un utile netto di 881 milioni di dollari, con un balzo del 600% rispetto ai 126 milioni del semestre 2023, quando l’utile era in calo del 5,4% sul 2022. Il forte balzo in avanti dell’utile è legato probabilmente alla vendita di asset immobiliari che il colosso statunitense sta portando avanti per concentrarsi maggiormente sulla parte operations e sulla guest experience. È la strategia ‘asset light’ che ha presentato recentemente il presidente e CEO di Hyatt Mark Hoplamazian, che è intenzionato a trasformare il gruppo in una franchise management company.
A livello geografico, la spinta maggiore viene dall’Asia Pacifico (Cina esclusa), che è la regione che ha riportato indici di crescita superiori rispetto alle altre aree del pianeta. Il Revpar ha segnato +19,5% a 137,5 dollari, e l’Adr è salito dell’8,9% a 198,2 dollari.
Per quanto riguarda l’outlook sul 2024, Hyatt prevede di posizionare l’utile in una forchetta che va da 1,05 miliardi a 1,11 miliardi, nonché un ebitda adjusted tra 1,13 miliardi e 1,17 miliardi.
Intanto, il gruppo ha annunciato l’acquisizione di Standard International, con i marchi The Standard e Bunkhouse Hotels, rafforzando la sua posizione nel settore degli hotel lifestyle. Il prezzo base di acquisto sarà di 150 milioni di dollari, con un massimo di 185 milioni che si aggiungeranno man mano che altre proprietà entreranno nel portafoglio.