Un Gattinoni ‘combattivo’ si è presentato sul palco della convention che è andata in scena recentemente a Istanbul. Il presidente e AD di Gattinoni Group, dopo aver presentato il giro d’affari del colosso della distribuzione organizzata, ha infatti evidenziato la roadmap degli interventi su cui ritiene necessario agire, chiedendo anche alla platea composta da agenzie di viaggio e partner di ‘fare sistema’ nei confronti delle istituzioni e delle componenti governative.
Tra le tappe che ha illustrato, l’investimento sulla marginalità: “Noi lavoriamo in un settore con numeri alti ma che guadagna poco – ha specificato Franco Gattinoni – perché l’indice di redditività è più basso rispetto ad altri settori merceologici”.
E questo per diversi motivi. Da una parte, i piccoli imprenditori hanno una preparazione ancora poco approfondita sull’ottimizzazione dei bilanci: “Bisogna puntare invece al giusto guadagno – ha sottolineato il presidente del gruppo – perché ogni impresa ha una responsabilità verso i propri dipendenti, i fornitori, i clienti e le aziende”. Dall’altra, la stilettata nei confronti delle compagnie aeree: “C’è un’evidente distorsione di mercato che penalizza la redditività delle agenzie di viaggio. La componente più importante per noi è infatti il volo, sul quale non marginiamo quasi niente. Come presidente dell’associazione di settore Fto stiamo lavorando per farci riconoscere ‘giuste’ commissioni sulla vendita dei biglietti aerei, per la parità di accesso al prodotto (riferimento a Ryanair che vuole vendere i voli solo sui propri canali, ndr) e per l’accettazione delle nostre carte di credito”. E ha aggiunto: “Rifiutiamo l’imposizione dei prezzi da parte dei vettori: o ci danno una giusta retribuzione nell’ordine del 4%, e vendiamo quindi al prezzo che stabiliscono le compagnie aeree, altrimenti dobbiamo essere liberi di fare le strategie migliori per il nostro business”.
Gattinoni ha anche sottolineato che questo è un momento d’oro per il mondo della distribuzione organizzata: “Siamo nati non per essere venduti. Con l’avvento di internet, alcuni davano il settore delle agenzie di viaggio alla fine dei suoi giorni e invece sta rinascendo dopo il Covid con forza. Certo, quando ho iniziato io a lavorare nel settore quasi il 100% del marcato passava attraverso i viaggi organizzati, invece l’ultima ricerca disponibille di Gfk rileva che il turismo organizzato intercettava tra il 15% e il 18% del mercato. Tutto il resto era fai-da-te. Però dopo il Covid il trend è cresciuto, nel 2023 è salita la percentuale di domanda intercettata, perché , in un momento di così grande instabilità internazionale, le agenzie offrono la certezza del viaggio, avendo l’obbligo di far partire il cliente in caso di annullamento del volo, o attraverso un altro vettore o verso altre destinazioni”.
Il presidente del gruppo ha tracciato anche altre tappe, come gli investimenti in servizi e in tecnologia, per incrementare la velocità e migliorare la multicanalità di vendita, e tra questi un nuovo motore di ricerca “molto più potente, veloce e completo”.