Castiglion del Bosco passa di mano. La tenuta di 2.000 ettari immersa nella Val d’Orcia in Toscana, che appartiene a Massimo e Chiara Ferragamo dal 2003, è stata venduta a “un’importante family office internazionale”, come si legge nella nota ufficiale, la cui identità non è stata comunicata e neanche la cifra del deal. Fonti stampa internazionali avanzano alcune ipotesi: si parla di una transazione con un valore stimato in una forchetta dai 230 milioni di euro fino ai 400 milioni, e si vocifera che l’acquirente possa essere l’emiro del Qatar, con la famiglia sovrana Al Thani, o un insieme di famiglie di imprenditori di diversi continenti.
La proprietà fa sapere che l’avvicendamento ha l’obiettivo di garantire lo sviluppo futuro sia della parte ospitalità che di quella agricola e avviene nel segno della continuità. Massimo e Chiara Ferragamo rimangono infatti coinvolti nell’azienda, e viene confermato anche il management, a partire dal CEO Simone Pallesi.
Continuità anche per quanto riguarda la gestione: il resort infatti è stato affidato a Rosewood Hotels & Resorts dal 2015, e il gruppo con sede a Hong Kong continuerà a presidiare quella che è attualmente l’unica struttura che gestisce in Italia, mentre sono attese nuove ‘bandierine’ del gruppo nel Belpaese. Rosewood infatti dovrebbe arrivare a Porto Cervo, in Sardegna, probabilmente proprio quest’anno, mentre nel 2023 si prevede lo sbarco di un 5 stelle a Roma e di uno a Venezia.
Il resort, che ha recentemente annunciato un ampliamento con 19 suite private, ora comprende 53 camere, tra cui 42 suite e 11 ville ricavate da casali toscani ristrutturati, originari del XVII e XVIII secolo. Al momento dell’acquisto da parte di Ferragamo, la tenuta necessitava di un’importante attività di recupero: tutti gli
edifici storici dell’antico Borgo così come i casali, ad eccezione della cantina di nuova costruzione, sono stati restaurati nel rispetto della tradizione locale e della loro storia, e hanno visto il coinvolgimento di artigiani del luogo e di aziende toscane.
La cantina ha generato un fatturato di 4,93 milioni di euro nel 2019, scesi a 3,3 milioni nel 2020. Per quanto riguarda l’hotel, invece, i ricavi sono rispettivamente passati da 20,6 milioni a 2 milioni.