Un crollo che non ha precedenti per il turismo organizzato. Questo settore, che comprende il mondo dei tour operator e delle agenzie di viaggi, valeva 13,3 miliardi di euro in Italia nel 2019, poi è sceso a 3,1 miliardi nel 2020 per continuare la caduta a 2,7 miliardi nel 2021. I dati sono stati forniti da Pier Ezhaya, presidente di Astoi, nel corso della conferenza di presentazione di Bit, in programma a Milano dal 10 al 12 aprile 2022.
Quest’anno i dati cominciano a risalire, come afferma Ezhaya a Pambianco Hotellerie: “Stimiamo a fine 2022 di arrivare a quota 8 miliardi di euro, si comincia quindi a recuperare parzialmente la perdita subita. Il fatturato complessivo oscillerà tra -30% e -40% rispetto a quello del 2019”.
Il presidente di Astoi ha ricordato durante la conferenza che la filiera del turismo è polverizzata in troppe associazioni ed è necessario fare sistema: “Questo ci permetterà di fare politiche espansive e lungimiranti che guardino al 2030 e anche fino al 2040”.
Ezhaya ha poi aggiunto che sui viaggi permane ancora molta incertezza. La ripartenza del settore era stata avviata con l’ordinanza del Ministero della Salute (febbraio 2022) che autorizzava gli spostamenti per turismo in qualsiasi parte del mondo. In contemporanea con l’ordinanza, si è innescato il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha generato da un lato un’instabilità geopolitica e dall’altro una significativa diminuzione del potere d’acquisto degli italiani, costretti a fronteggiare significativi aumenti del costo di beni e servizi. In base ai dati forniti durante l’edizione di marzo 2022 della fiera Bmt a Napoli, sul fronte incoming, nel 2019 gli arrivi dalla Russia erano pari a circa 1,8 milioni di persone, 6 milioni di presenze (fonte Istat) e generavano una spesa di 984 milioni di euro (fonte Banca d’Italia). Oltre ai turisti russi, si prevede che altri stranieri diserteranno l’Italia, tra cui gli americani, che nel 2019 avevano fatto registrare oltre 6 milioni di arrivi con oltre 16 milioni di pernottamenti (fonte Istat), per una spesa pari a 5,5 miliardi (fonte Banca d’Italia). I dati Banca d’Italia-Eurosistema indicano nel 2021 ancora -50% sulla spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia. Con lo scenario di incertezza internazionale in atto, si attende un ulteriore decremento per il 2022.