La possibilità di un approdo a Piazza Affari si fa sempre più vicina per Alpitour. Lo ha detto Giovanni Tamburi, fondatore e AD di Tamburi Investment Partners (che possiede una quota del capitale Alpitour) nella lettera agli azionisti a margini della presentazione del bilancio 2022. La merchant bank ha rilevato che le nove società non quotate di Tip (tra cui è presente, appunto, il tour operator), hanno registrato ricavi medi in crescita del 35% nel 2022 e redditività al 15%, mentre le nove società quotate hanno totalizzato in media un fatturato a +19% ed ebitda margin del 18 per cento.
Tamburi ha specificato che gruppi come Alpitour, Azimut Benetti, Dove Vivo, Eataly, e altre società di Tip, sono – almeno in teoria e nel tempo – candidati ideali per una futura quotazione in Borsa.
Per quanto riguarda la realtà capitanata da Gabriele Burgio, Tamburi ha sottolineato che il gruppo turistico ha passato un periodo difficilissimo, ma i risultati attuali confermano che la situazione è radicalmente cambiata. “L’anno di vera svolta – ha aggiunto – è quello in corso, in cui potremo capitalizzare su flussi turistici in forte ascesa, un sistema informativo aziendale che, grazie agli ingenti investimenti effettuati, consente di far fronte ad una domanda travolgente ed una divisione alberghi che comincia ad avere una dimensione degna di un gruppo di respiro internazionale. La redditività prevedibile per l’esercizio potrebbe essere a livelli molto al di sopra dell’anno migliore pre-Covid, la struttura patrimoniale – grazie anche all’aumento di capitale da noi sottoscritto 16 mesi fa – è ben stabilizzata, per cui anche questa partecipata va inserita tra le maggiori soddisfazioni”.
A proposito di redditività, Burgio ha sottolineato in una precedente intervista a Pambianco Hotellerie che la marginalità dei tour operator è bassa ma non ha bisogno di capitale, a differenza delle società produttrici di servizi, come le compagnie aeree o le società alberghiere. Per questo, nel complesso il gruppo turistico punta a un obiettivo di ebitda margin pari al 4 per cento.
Ai microfoni della nostra testata, il presidente e AD ha aggiunto: “Ultimamente abbiamo dedicato più risorse agli alberghi perché danno una certa solidità e diminuiscono il rischio aziendale, lavorando noi come gruppo in tanti Paesi in via di sviluppo come Asia, Africa e i Caraibi. Aumentando il peso della parte hotellerie siamo riusciti così a diminuire il rischio ‘teorico’ derivante da queste aree del mondo. Per quanto riguarda la divisione aviation, abbiamo molti progetti legati anche al fatto che in questo periodo scarseggiano gli aerei nel mondo, e vorremmo quindi aumentare la flotta”.