Nel 2021 ha raggiunto il secondo gradino del podio nel ranking delle aziende alberghiere tricolori per fatturato elaborato da Pambianco, e ora Starhotels pigia ancora sull’acceleratore. Rispetto al fatturato dello scorso anno, chiuso a 75 milioni di euro, “a perimetro costante e comparabile prevediamo di chiudere il 2022 con una crescita pari all’80%”, spiega a Pambianco Hotellerie Elisabetta Fabri, presidente e AD del gruppo, sebbene l’andamento dei mesi di aprile, maggio e giugno faccia sperare in “una crescita ancora superiore”.
Prospettive positive accompagnate da una strategia strutturata. “Storicamente nel nostro piano di sviluppo abbiamo sempre mirato all’acquisizione degli alberghi in portfolio, infatti ben 28 dei 30 sono di nostra proprietà”, afferma Fabri. Oggi, tra gli obiettivi del gruppo figura anche la gestione di immobili terzi. “In Italia il settore dell’ospitalità soffre di una grande frammentazione, e in questo il nostro vantaggio competitivo, oltre alla grande expertise sul territorio, è rappresentato dalla forte cultura imprenditoriale che deriva dal gestire hotel di proprietà e dalle esperienze maturate in campo internazionale”.
Un esempio è quello dello storico Hotel Gabrielli di Venezia, appartenente sin dalla sua apertura nel 1856 alla famiglia Perkhofer, che lo scorso gennaio ha incaricato della gestione Starhotels, in città già presente con lo Splendid Venice. L’hotel è attualmente oggetto di una importante ristrutturazione per un valore superiore ai 20 milioni di euro e riaprirà nell’estate del 2023 con 69 camere e suite, un ampio giardino, un molo privato, una spa e una terrazza con vista panoramica sulla città lagunare.
Attesa per il 2024 è, invece, l’inaugurazione a Firenze di 150 nuovi ‘serviced apartments’. Cresce, infatti, la voglia di soggiornare in albergo come se si fosse a casa, accolti in una sistemazione riservata in cui godere di libertà, spazio, relax e di tutti i servizi offerti da una struttura di lusso. Sul confine sempre più labile tra residenziale e alberghiero, approfondito nel numero di giugno/luglio 2022 di Pambianco Magazine Hotellerie, sta investendo anche Starhotels, che ha di recente stipulato un accordo di management con Hines, player a livello globale attivo nel real estate, e Blue Noble, investment manager del panorama immobiliare internazionale, per la gestione di tre dei sette immobili che ospitavano gli spazi del Teatro del Maggio Fiorentino in Corso Italia.
Nel dettaglio, Il Teatro Luxury Apartments – Starhotels Collezione è una nuova proposta di residenziale di alta gamma in affitto rivolta soprattutto a clienti alla ricerca di soluzioni abitative esclusive per vivere un’esperienza fiorentina di breve-medio periodo. “Queste residenze – racconta Fabri – sono pensate per un mercato maturo, esigente e consapevole che desidera fruire di spazi comuni per il tempo libero e per il lavoro. A servizio degli appartamenti, una conciergerie full time, aree dedicate ai bambini, ristorazione di alta gamma, posti auto riservati, una terrazza solarium per momenti en plein air”.
Un progetto che conferma la capacità del gruppo alberghiero italiano di cogliere e valorizzare le molte angolazioni del fare ospitalità. “Starhotels nei suoi oltre 40 anni di vita ha cambiato pelle, strategie di marketing e di prodotto più volte – prosegue Fabri -. Nata come catena di alberghi commerciali per viaggiatori d’affari, anticipando i cambiamenti in atto nel mercato turistico, ha differenziato la sua offerta verso un turismo leisure con alberghi caratterizzati dallo stile e dalla cultura delle città in cui sono ubicati, dotandosi successivamente di un segmento upper-upscale e luxury con alberghi 5 stelle”.
Ne sono espressione i Duomo Luxury Apartments by Rosa Grand Milano che, declinando il concept degli ‘appartamenti serviti’, includono venti appartamenti e quattro penthouse con vista sulle guglie del Duomo di Milano. Gli appartamenti, che hanno anche una lounge dedicata e un accesso riservato per i propri ospiti, si trovano all’interno del Rosa Grand e offrono formule di soggiorno flessibili che spaziano dalle suite, considerate la risposta ideale del viaggiatore alla ricerca di un’esperienza di alto livello, nel breve periodo, agli appartamenti che, invece, sono pensati per chi desidera vivere la città come un residente, con tutti i servizi di un hotel di lusso.
Ne è attratto soprattutto il mercato internazionale, che sta sostenendo la ripartenza dopo due anni travagliati e sospesi. “A partire dal mese di marzo – rivela Fabri – stiamo registrando una ripresa esponenziale del business sia per i nostri hotel che per gli appartamenti. In particolare gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un livello di prenotazioni in forte crescita anche rispetto al 2019 che ha coinvolto tutte le destinazioni dove sono presenti i nostri hotel. Per prime le città d’arte, che avevano sofferto maggiormente negli ultimi due anni, grazie soprattutto al ritorno dei viaggiatori provenienti dagli Usa che per noi rappresentano una quota rilevante”.