Un’altra freccia nell’arco della Capitale per rilanciare la sua immagine nei confronti degli investitori internazionali. La candidatura all’Esposizione Universale, avviata dal Governo e portata avanti dal Comitato promotore e da Roma Capitale, è stata presentata ufficialmente nel Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, e ora la città si prepara per il voto finale, a novembre 2023, quando il Bureau international des expositions (Bie) sarà chiamato a scegliere la sede della rassegna in programma nel 2030.
Questo grande evento diventerà un fattore chiave per il turismo e lo sottolinea a Il Sole 24 Ore Giuseppe Scognamiglio, direttore generale del Comitato promotore: “Con Expo pensiamo di arrivare a 30 milioni di visitatori in sei mesi, che possiamo indirizzare anche verso i Paesi limitrofi. I flussi turistici infatti sono fondamentali anche per gli Stati a noi vicini, come Grecia, Croazia, Svizzera, San Marino”.
Fervono intanto i lavori diplomatici per portare Roma a farsi strada nella serrata competizione mondiale, e soprattutto per aiutare la Città Eterna a vincere la difficile sfida della modernizzazione. Il masterplan romano per l’Expo 2030 guarda alla riconversione urbana, con la firma dell’archistar Carlo Ratti assieme all’architetto Italo Rota e all’urbanista Richard Burdett. L’idea è quella di rigenerare l’area di Tor Vergata, dove si dovevano svolgere i mondiali di nuoto del 2009, a partire dello scheletro della Vela di Calatrava, rimasta incompiuta dal 2011, con un boulevard urbano che, passando attraverso una serie di parchi, giunga fino in centro storico.
Sempre in tema di eventi, Roma attende il prossimo settembre la Ryder Cup, che è il terzo evento sportivo più seguito al mondo, dopo i giochi olimpici e la finale mondiale dei campionati di calcio. Il celebre torneo di golf, che si svolgerà dal 29 settembre all’1 ottobre presso il Marco Simone Golf & Country Club alle porte di Roma (Guidonia), sarà visto da 800 milioni di appassionati collegati da tutto il mondo, e ha già ottenuto un finanziamento da parte del governo di 60 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ulteriori 50 milioni necessari per adeguare la mobilità nelle zone limitrofe al campo di gara per un indotto che si stima essere compreso tra i 500 milioni ed il miliardo di euro. Per quel periodo sono già sold out gli hotel di lusso della Capitale.
Grazie a queste iniziative e alle prossime aperture di 5 stelle nella Capitale, l’appetito degli investitori sulla città laziale è in crescita. Dall’evento Wanderlust 2022 organizzato dalla società di consulenza immobiliare Cbre è emerso che, nell’ambito delle operazioni di tipo value-add, gli investitori mostrano particolare interesse verso il mercato romano, puntando al riposizionamento di strutture esistenti e alla conversione di immobili ad uso ufficio nel centro storico della città, soprattutto nel segmento lusso ed extra-lusso. A Milano invece i flussi sono diretti verso il segmento upper-upscale con operazioni di rebranding di hotel esistenti o acquisto di alberghi a reddito da parte di investitori core.