Una ‘vendita’ a più puntate, con colpi di scena e rumors di stampa. L’ultima indiscrezione viene dal Corriere della Sera, che ha nominato, tra i pretendenti in vista della futura cessione di Alpitour World, il colosso Hyatt, che tra l’altro sarebbe l’unico gruppo alberghiero in lista.
Sempre il quotidiano ipotizza che in gara rimangono il tedesco Tui, il gruppo finanziario newyorkese Certares, specializzato su viaggi e hospitality, e i fondi Kkr, Apollo e Platinum. Se ne deduce che esca di scena il gruppo spagnolo Wamos, che precedentemente era considerato tra i ‘papabili’ al deal.
A vendere il primo gruppo italiano del turismo ‘integrato’ (tra tour operating, hotellerie e travel) è la Tip di Giovanni Tamburi e le 30 famiglie che hanno il 59% di Alpitour World. Secondo gli analisti le stime di valutazione del gigante del travel sarebbero comprese tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro per il 100% dell’azienda.
Intanto il ‘giallo’ si infittisce perché in un’intervista a Milano Finanza lo stesso Tamburi ha parlato di un rallentamento delle trattative. E addirittura rispunta l’opzione Piazza Affari, come già era stato detto dal fondatore e AD di Tip nella lettera agli azionisti a margine della presentazione del bilancio 2022: “Alpitour, così come Azimut Benetti, Dove Vivo, Eataly, e altre società di Tip, sono – almeno in teoria e nel tempo – candidati ideali per una futura quotazione in Borsa”.